Il Rotary italiano, gli ebrei, la persecuzione antisemita (1923-1948) di Gadi Luzzatto Voghera – pubblicato dal Fondo per gli Studi Storici sul Rotary – si occupa degli ebrei rotariani.
Luzzatto Voghera ripercorre la strada seguita dagli ebrei italiani e della loro emancipazione. Esamina come gli ebrei divennero parte integrante della classe dirigente d’ Italia. Per Paul Harris, fondatore del Rotary, le distinzioni religiose erano una ricchezza e non un problema. Ribadendo che il Rotary era aperto a tutti: senza alcuna distinzione religiosa. Anche Antonio Gramsci dedicò pagine interessanti al Rotary, ritenendolo figlio di un capitalismo inteso come servizio sociale. Sorsero, invece, problemi tra il Rotary e la Chiesa Cattolica. L’accettazione delle varie religioni all’interno dei club era malvisto dalle gerarchie cattoliche: lo spirito del Concilio Vaticano II era lontano. Il Rotary ebbe tra i suoi soci anche il Principe Ereditario Umberto di Savoia. Intanto in Germania, Thomas Mann del Rotary Club di Monaco di Baviera non tornò in patria dopo l’ascesa del nazismo e il club ne decretò l’espulsione assieme ai soci ebrei. In Medio Oriente, nel 1929, Edward Arthur Wicher fondava il Rotary Club di Gerusalemme e nel 1934 un italiano sarebbe diventato presidente del club di Haifa. Ma la convivenza tra Rotary e fascismo era impossibile.
Nel 1936 Arturo Bocchini, capo della polizia italiana, si recò in Germania per firmare un accordo di collaborazione. Nel corso dell’incontro si parlò di Massoneria e di Rotary considerate istituzioni nemiche. Entrambe, per la loro intima essenza, non potevano che essere guardate con sospetto e ostilità dai due regimi totalitari. In concomitanza con le leggi razziali del 1938 i Rotary Club italiani cessarono l’attività. Tanti e importanti gli ebrei rotariani. Emilio Gino Segrè, del Club di Palermo. Era uno dei ragazzi di Via Panisperna costretto a emigrare negli Stati Uniti dove darà vita al Progetto Manhattan. Teodoro Mayer, fondatore de Il Piccolo; iniziato alla Massoneria dal futuro sindaco di Roma, Ernesto Nathan. Carlo Foà, anatomopatologo di Modena, docente in varie università italiane, tra le quali Messina. Guido Jung, imprenditore ebreo di origini austro-tedesco nato a Palermo; ministro delle Finanze e volontario della Guerra d’Etiopia. Giorgio Ascarelli, napoletano, fondatore del Associazione Calcio Napoli e costruttore a proprie spese del primo stadio di Napoli: il Vesuvio.
Tonino Nocera