Partono subito forte entrambe le formazioni e nei primi minuti si registrano già due incursioni nei 22 metri avversari, una per parte; ad aprire le marcature ci pensa l’apertura Pinna che con un piazzato al nono minuto porta avanti i padroni di casa, 3 – 0; la partita è già nel vivo: le azioni alla mano si susseguono rapidamente ma i tanti errori vanificano i tentativi delle due squadre; da un’ostruzione reggina arriva poi la possibilità del pareggio per i partenopei, ma Reyna non è preciso e non centra i pali. Decisamente più concreto l’estremo biancoazzurro Martone, che al 27° raccoglie a centrocampo un calcio di liberazione dei reggini dopo una mischia nei loro 22 e parte all’attacco dei trequarti avversari, trova un buco e da lì si invola fino in meta: Reyna trasforma e la Partenope è avanti 3 – 7. Passano pochi minuti e i padroni di casa riducono il gap grazie ad un calcio di punizione di Pinna concesso dall’arbitro per un tenuto, 6 – 7. Al 37° il sorpasso, ancora con l’argentino Pinna, ancora su calcio di punizione, stavolta per un fuorigioco della difesa ospite nei propri 22: 9 – 7. Prima del finale di tempo, altra occasione per Pinna che da 40 metri prova il drop, ma il calcio è corto e la prima frazione di gioco si chiude sul 9 – 7 per i padroni di casa.
La ripresa si apre con i gialloneri che spingono sull’acceleratore e al 4° minuto trovano la meta: mischia al limite dei 22 avversari, il pallone esce rapido e si va sulla destra, Pinna con un sidestep supera la prima linea di difesa e scarica l’ovale per l’accorrente Barbaro che schiaccia in bandierina; la difficile trasformazione fallisce, e il tabellino segna 14 – 7. La pressione è ora tutta sui napoletani, il gioco alla mano dei reggini è efficace così come lo è il gioco tattico al piede e anche il pubblico sugli spalti lo percepisce: i gialloneri occupano stabilmente la metà campo ospite e arrivano palla in mano fino a cinque metri dalla linea di meta, ma perdono l’ovale in avanti; i biancoazzurri ricalciano indietro pallone e pressione, Pinna riceve e contrattacca con un up and under, recupera l’ovale che viene subito trasmesso al largo e la difesa ospite si salva tenendo alto il portatore di palla in area di meta; mischia a 5 metri per i reggini, palla fuori e nella successiva ruck il placcatore non libera l’avversario, calcio di punizione; capitan Sorbara opta per i pali e Pinna si porta sulla piazzola: l’ovale colpisce il palo e ricade in campo, il più rapido a recuperarlo è Strazzeri che coglie la difesa di sorpresa, supera due avversari e va in meta per il 19 – 7. Quattro minuti dopo, al 21°, l’uno-due da ko: calcio di Palmer a scavalcare la difesa, i trequarti biancoazzurri non controllano in prima battuta l’ovale che rotola in area di meta, il più veloce a tuffarsi è il tallonatore Imbalzano che marca la terza meta per la Rugby Reggio; la trasformazione di Pinna fissa il risultato sul 26 – 7. La Partenope non ci sta e risponde subito alla marcatura reggina: i napoletani recuperano il drop di ripartenza da centrocampo, giocano alla mano nei 22 metri dei padroni di casa e trovano lo spazio al largo per l’ala Fiore che schiaccia l’ovale in meta; Reyna da posizione angolata non trasforma, risultato sul 26 – 12. Nell’ultimo quarto di gara, non cambia lo schema tattico della partita: si cerca la meta, la quarta per i reggini che varrebbe il bonus e la terza per i partenopei per riaprire l’incontro; dopo diversi tentativi vanificati da errori di handling da entrambe le parti è la Rugby Reggio a trovare la marcatura: mischia a 5 metri, il pallone dalle mani dei mediani arriva all’ala Strazzeri che trova il varco e segna la sua seconda marcatura di giornata che vale il bonus offensivo per i gialloneri; la trasformazione di Pinna fissa il risultato sul 33 – 12. La Partenope non molla e al 37° trova la terza meta: touche nei 22 reggini, maul avanzante, ultimo uomo il mediano di mischia Gherardi che si stacca sulla sinistra e arriva in meta; Reyna trasforma e i biancoazzurri tornano a distanza di doppio break, 33 – 19. Nel finale il tentativo dei partenopei di marcare per ridurre lo svantaggio a 7 punti e conquistare il doppio bonus, difensivo e per le 4 mete, si infrange quanto a tempo ormai scaduto a 5 metri dalla linea di meta l’ovale sfugge al controllo dei biancoazzurri e cade in avanti: il fischio dell’arbitro sancisce la fine dell’incontro, Rugby Reggio batte Partenope 33 – 19.
Nonostante un primo tempo dal punteggio equilibrato, il XV del Presidente Giordano ha da subito dimostrato di essere sceso in campo con il giusto approccio: sciolti e determinati in fase di possesso, aggressivi e organizzati in fase difensiva, i gialloneri hanno dimostrato di aver fatto tesoro degli errori commessi nelle prime gare di campionato e di essere più maturi e consapevoli dei propri mezzi. Possesso palla e concretezza, condite da un’accurata gestione tattica e dalla superlativa prestazione di Lucas Pinna, sono le chiavi del successo reggino, il primo in campionato, che proietta fiduciosi al prossimo impegno di domenica 10 novembre a Ragusa con il neopromosso Padua.
Rugby Reggio – Partenope 33 – 19
(mete 4 – 3 / punti 5 – 0)
1°t
9° cp Pinna 3 – 0
27° meta Martone, trasf Reyna 3 – 7
31° cp Pinna 6 – 7
37° cp Pinna 9 – 7
2°t
4° meta Barbaro 14 -7
17° meta Strazzeri 19 – 7
21° meta Imbalzano, trasf Pinna 26 – 7
23° meta Fiore 26 – 12
32° meta Strazzeri, trasf Pinna 33 – 12
38° meta Gherardi, trasf Reyna 33 – 19
Rugby Reggio
Maesano (Scappatura), Imbalzano (Raffa), Dente (Coluccio), Di Perna (Callea), Sorbara, Vasta, Cervasio (Labate), Palmer, Ripepi (Stilo), Pinna, Strazzeri, Cangemi, Filardo, Barbaro, Quattrone.
Partenope
Caterino, Coppola, Giacco (Adamo), Nappi E., Piscopo, Gelormini, Valerio, Centola (Gallo), Gherardi, Reyna, Fiore, Ricciardi, Turino (Giustiniano), De Merulis (Martignetti), Martone.