Il grido d’allarme lanciato da monsignor Milito e da diversi comitati di cittadini della piana di Gioia Tauro ripropone con forza la preoccupazione di un aumento delle patologie tumorali le cui cause sono da accertare e che dovrebbero spingere i vertici dell’ASP n° 5 a completare l’iter per la operatività del registro tumori istituito con delibera del 26 febbraio 2013. Il consigliere regionale Giuseppe Giordano ricorda come le diverse interrogazioni presentate sulla problematica e l’ audizione, dallo stesso richiesta, in terza commissione consiliare dei rappresentanti dell’azienda sanitaria hanno permesso di acclarare i ritardi accumulati dalla regione e dalla stessa ASP nella istituzione del registro provinciale dei tumori. Le risposte date, sottolinea Giordano, non hanno soddisfatto i membri della Commissione consiliare tenuto conto che la procedura per la raccolta dei dati ai fini dell’accreditamento presso l’Airtum è ancora allo stato iniziale e si comprende bene come solo un adeguato flusso di dati possa contribuire all’individuazione dei fattori di rischio su una area territoriale. Ebbene, denuncia Giordano, dalle dichiarazioni dei vertici dell’Asp reggina nella seduta del 12 giugno si evince un percorso ancora allo stato embrionale che non è più tollerabile tanto da determinate da parte della Commissione, anche su mia sollecitazione, l’esigenza di chiedere nell’arco di un semestre oltre che una nuova audizione dei rappresentanti dell’azienda sanitaria anche una relazione dettagliata con relativo cronoprogramma sui tempi di operatività del registro tumori provinciale. In tal senso, conclude il consigliere regionale, essendo trascorsi i tempi richiesti dalla stessa ASP, provvederò a richiedere al Presidente della terza commissione consiliare una nuova audizione e,soprattutto, una relazione sullo stato della procedura con la speranza che siano stati fatti passi in avanti non potendo più le popolazioni calabresi vivere nell’incubo di un aumento delle patologie tumorali e non conoscerne le possibili cause.
C/S