In data odierna l’Ufficio Comunicazioni Sociali della Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, avvalendosi della collaborazione tecnica di Franco Cufari, ha diffuso un videomessaggio di S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita della medesima Arcidiocesi, rivolto al mondo dei giovani. L’Arcivescovo ha inteso dare seguito alle parole rivolte ai giovani durante l’omelia di ingresso del 9 settembre scorso: “Ho seguito da lontano le vicende di questa nostra città e sono convito di dover iniziare il mio ministero di vescovo proprio dalla speranza, incoraggiando soprattutto i giovani a non demordere. Lo farò in ogni modo, ma aiutatemi. Miei cari giovani, sono consapevole che neanche noi uomini di Chiesa abbiamo saputo meritare alcune volte la vostra fiducia, a causa delle nostre infedeltà. Ma vi invito a non fare di ogni erba un fascio e a considerare l’innumerevole schiera di uomini di Chiesa che sono rimasti fedeli a Gesù Cristo sino all’eroismo. Riapriamo un dialogo di fiducia e di impegno comune. Abbiamo bisogno della vostra voce critica, dei vostri ideali, della vostra capacità di interpretare il futuro. Se voi perdete la speranza, si offusca l’orizzonte del nostro futuro. Lo dico soprattutto a voi giovani delle nostre associazioni e movimenti che abbraccio di vero cuore e che spero di incontrare ad una ad una. Nel programmare la mia settimana lavorativa, ho in mente di dedicare all’ascolto di voi giovani un giorno per settimana, se accetterete di dialogare con me.” Mons. Morosini apre il Videomessaggio ricordando proprio la promessa appena riportata. Tuttavia, colloca l’esperienza dell’ascolto dei giovani in un orizzonte più ampio: quello del disagio e della proposta. “Non voglio dirvi che ho la bacchetta magica x risolvere i vostri problemi: non posso sostituirmi a chi ha la responsabilità di risolvere le difficoltà che so che toccano direttamente il vostro cuore, come il problema del lavoro. Mettendomi in ascolto raccoglierò il disagio che voi esprimete per tutte le situazioni all’interno delle quali vi trovate. Un disagio che spesso si colloca all’interno di un disagio più ampio che è quello della città, della politica, delle relazioni sociali vissute anche all’interno della stessa famiglia. Farò mio questo disagio e lo presenterò a chi di dovere, a chi è chiamato a dare una risposta. Ma nello stesso tempo vorrei raccogliere quelle idee, quegli spunti che voi stessi vorreste suggerire per dare soluzioni ai problemi, vostri e della città, della politica, dell’economia e anche della Chiesa: vorrei che mi diceste cosa vi aspettate dalla Chiesa…cosa la Chiesa può fare per tutti voi”. L’Arcivescovo esprime con decisione il desiderio di instaurare un rapporto franco e diretto con i giovani della Arcidiocesi: “guardandoci negli occhi, vorrei spronarvi a riprendere la vita nelle vostre mani. Non lasciamoci andare alla deriva, non permettiamo a nessuno di decidere gli obbiettivi della nostra vita: prendiamo i remi in mano e remiamo, non dobbiamo essere passivi dinanzi alle difficoltà. So che avete mille e un motivo per dire “basta, siamo delusi”, ma io devo dirvi, in forza di quella fede che viene dal Vangelo, Non cedete! Non arrendetevi! Andate avanti! Siate critici nei confronti della realtà nella quale viviamo, ma siate anche costruttivi. Il mondo degli adulti aspetta, spera, confida nella proposta di voi giovani, aspettiamo le vostre idee…non privatecene!”. Perché le proposte dei giovani siano valide è necessario che provengano da un’esperienza di vita genuina. In tal senso Mons. Morosini ha messo in guardia i suoi interlocutori dalle scelte comode e pericolose: “attenzione a non prendere scorciatoie. La vita resta per tutti una grande fatica ed un grande impegno. Se noi crediamo di prendere delle scorciatoie per risolvere i nostri problemi economici e politici sappiamo, come ci insegna la storia, di cadere, prima o poi, nell’errore. Voglio definire queste scorciatoie: mi riferisco alla illegalità, al fatto di chiedere o procurarsi il denaro per vie tortuose, come quelle della droga, della delinquenza e dalla criminalità organizzata. Miei cari, se vogliamo vivere speranza e dare speranza è necessario che evitiamo queste scorciatoie dolorose ed intraprendiamo il cammino faticoso del confronto, del dialogo, della critica costruttiva verso chi ci deve garantire il futuro: siamo qui per stimolarli e provocarli. Nell’ascoltarvi vorrò svolgere questo ruolo di mediazione…lo farò molto volentieri”. Le date e gli orari riservati esclusivamente all’ascolto dei giovani da parte di Sua Eccellenza sono i seguenti:
22 ottobre; 5, 19 e 26 novembre; 3 e 17 dicembre; 7, 14, 21, 28 gennaio a partire dalle 19.30. L’incontro prevede appuntamenti personali e/o di gruppo.