“Sono profondamente convinto che le Farmacie Rurali, per la particolare configurazione orografica e demografica della Calabria, rappresentano uno dei presidi sanitari più importanti dell’intero territorio calabrese”. “Pur rendendo un servizio prezioso, in una Regione in cui la stragrande maggioranza dei Comuni spesso articolati in frazioni, distanti dai rispettivi centri storici, ha una popolazione complessiva modesta, queste Farmacie sono costrette ad essere gestite in condizioni di precarietà organizzativa e spesso sono improduttive sotto il profilo dei risultati economici, con conseguente rischio sopravvivenza”. “E’ quanto afferma il Presidente della Commissione”Bilancio, Programmazione Economica, Attività Produttive e Fondi Comunitari” Candeloro Imbalzano, che, per sostenerne l’attività e garantire la loro importante funzione sociale, ha presentato una motivata Mozione al Presidente del Consiglio Regionale. “Devo esprimere il mio sincero apprezzamento ai Dirigenti di Federfarma ed in particolare ai Dottori Salvatore Messana e Damiano Staropoli che hanno sollecitato anche in Calabria l’interpretazione univoca, rispetto a tante altre Regioni, della normativa in vigore in tema di applicazione del regime degli sconti al Servizio Sanitario Nazionale”, aggiunge l’On. Imbalzano. “Ritengo pertanto ineludibile un riesame, da parte del Dipartimento Regionale della Salute e degli uffici del Commissario Regionale alla Sanità, del sistema di calcolo fin qui adottato ed ormai abbandonato da altre Regioni italiane, comprese quelle sottoposte a Piani di Rientro. Peraltro esistono sentenze degli Organi di Giustizia Amministrativa inequivocabili e, nel caso della nostra regione, la puntuale applicazione della normativa comporterebbe una spesa aggiuntiva solo di modesto importo”, aggiunge Candeloro Imbalzano. “Per questi motivi, in una delle prime sedute utili sottoporrò la MOZIONE A FAVORE DELLE FARMACIE RURALI sussidiate e di quelle non sussidiate urbane, all’esame e all’approvazione del Consiglio Regionale, convinto come sono che è giusto e legittimo evitare difformità di applicazione delle norme in vigore rispetto al resto del Paese”, conclude il Presidente Candeloro Imbalzano .
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