di Annamaria Milici – Lampedusa: continua il recupero delle vittime: il bilancio ufficiale e provvisorio al momento è di 231 vittime. L’Italia è in questi giorni al centro “di una vera e propria ondata di profughi che non sono migranti, legali o illegali”; per cui oggi il problema è quello di risolvere “il nodo dell’asilo politico”. Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, parlando a Cracovia con i giornalisti. A chi gli ricordava, la scarsa efficienza nel contrasto all’immigrazione, il Capo dello Stato ha subito replicato sottolineando che “è l’asilo, che non è migrazione, è diverso, è l’asilo politico al centro della nostra attenzione”. Questo perché, ha aggiunto Giorgio Napolitano, “c’è una vera e propria ondata di profughi che non sono migranti, legali o illegali, il che è un’altra cosa”. Il presidente della Repubblica ha poi ricordato che oggi a Lussemburgo c’è una riunione dei ministri dell’Interno e della Giustizia: “vedremo che cosa ne sortirà”, ha osservato. Intanto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso, partirà per Lampedusa per vedere con i suoi occhi cosa è successo e cosa si potrà fare per risolvere la situazione: “La mia visita a Lampedusa ha lo scopo di mostrare solidarietà , sempre tenendo a mente che si tratta di una competenza nazionale” ha detto Barroso. “Quello che è accaduto è una tragedia umanitaria e penso che potremmo fare di più se gli Stati membri fossero d’accordo a voler fare di più”, ha sottolineato il presidente della Commissione Ue. “Per questo – ha spiegato Barroso – vado a Lampedusa: non solo rispondendo ad un invito del governo italiano e per esprimere la mia solidarietà e il sostegno istituzionale della Commissione europea, ma anche per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica, specie nei Paesi che sono più lontani, sul dramma che Lampedusa sta vivendo”. Nessun commento invece sulla candidatura dell’isola siciliana per il Nobel per la pace. Un groviglio di impegni urgenti per il Governo, che sta lavorando per modificare le regole del diritto d’asilo con un intervento normativo che si baserà su tre direttive europee in materia. Oltre la politica, c’è la vita vera, il dolore fisico ed emotivo che rallenta il tempo a Lampedusa: oltre 150 bare sono sbarcate sul luogo, perchè quelle presenti sono risultate insufficienti dopo l’ ultimo recupero delle vittime in mare. Al momento nessuna salma è stata trasferita sulla terra ferma; molti dei sopravvissuti hanno infatti raccontato di aver perso dei parenti nel naufragio e, dunque, prima di portare via le salme si darà loro la possibilità di visionare le foto scattate dagli uomini della polizia scientifica per vedere se riescono ad identificarli. Nonostante l’ evidente e totale tragedia umanitaria, non mancano le polemiche politiche, in un momento in cui servirebbe soltanto un’ immensa ondata di solidarietà. Quanti sogni finiti in mare, quanti ricordi senza nome, numeri su bare rimarranno impressi nella memoria, come cemento sul cuore.