Il pericolo reale che si finisca con il fare pagare ai cittadini la restituzione del fondo di rotazione, che l’Erario ha erogato ai comuni per il rientro dei debiti, va sicuramente scongiurato. Vi sono in sostanza due vie, che l’ente può intraprendere, per rientrare dai debiti. La prima è quella più semplice, aumentare tasse e tariffe alla cittadinanza. La seconda è la più difficile, ma più equa, ridurre gli sprechi e rendere la spesa pubblica più efficiente. La prima è più semplice perché non richiede all’ente alcuno sforzo ed alcuna modifica della struttura organizzativa. Tutto potrà continuare come prima, facendo traslare la rata del fondo di rotazione, attraverso l’aumento dei tributi e delle tariffe come dicevamo, sulla cittadinanza. La seconda è molto più complessa, perché richiede l’attivazione, vera, di sistemi di controllo e di monitoraggio della efficienza della spesa. Allora più che petizioni, servono atti di indirizzo, che la cittadinanza deve proporre alle nuove amministrazioni, dato che i Commissari hanno già scelto la prima, di via, e difficilmente farebbero in tempo a modificare le cose, nel periodo di lavoro che rimane loro.
Ma serve, inoltre, la consapevolezza che, non solo, bisogna rientrare dell’indebitamento pregresso, ma bisogna anche finanziare la continuità nella erogazione dei servizi, dato che il Governo centrale, nell’ultimo triennio, sta scaricando la tensione finanziaria sugli enti locali. Cosa possibile solo se tutti paghiamo il dovuto. Solo pagando tutti, finiremo per pagare tutti di meno. Sembra uno slogan, ma è semplice aritmetica, che però a Reggio, Vi assicuro per conoscenza diretta dei dati, non pratichiamo.
Allora, più che una petizione, serve una proposta:
- Chi ci amministrerà avrà il compito di migliorare i saldi di bilancio puntando su una gestione più efficiente, organizzando meglio l’apparato burocratico e monitorando costantemente la efficienza e la corretta gestione della spesa.
- Avrà il compito di concentrarsi sul recupero della evasione tributaria, per fare in modo che paghino tutti, i servizi erogati, in modo da ridurre l’incidenza tributaria e tariffaria su quanti, correttamente invece, hanno sempre pagato. Tutto questo è semplice a dirsi, ma molto complicato da realizzarsi, per questo prima che i nomi, vorremmo conoscere le proposte, di chi intende candidarsi.