“Questa indegna decisione è stata frutto non della corretta applicazione di una legge ma della precisa volontà di eliminare per via giudiziaria un avversario politico che non si è riusciti ad eliminare nelle urne attraverso i mezzi della democrazia” questa la prima dichiarazione del Cav. Senatore Silvio Berlusconi alla notizia della votazione in commissione senatoriale, ed aggiunge : “La democrazia di un Paese si misura dal rispetto dalle norme fondamentali poste a tutela di ogni cittadino; Violando i principi della Convenzione Europea e della Corte Costituzionale sulla imparzialità dell’organo decidente e sulla irretroattività delle norme penali oggi sono venuti meno i principi basilari di uno stato di diritto. Quando si viola lo Stato di diritto si colpisce al cuore la democrazia” Parole dure ma comprensibili, ma diciamo pure che l’esito del copione lo si intuiva palesemente da tempo, dopo tutto, “volenti o nolenti”, la condanna in cassazione esiste, è stata emessa, e per una questione etica e morale sarebbe da rispettarsi. Alfano a “botta calda” dichiara: “Siamo sempre stati e continueremo ad essere dalla parte del nostro presidente. La risposta della Giunta è un’accelerazione anomala nelle procedure e svela un accanimento che nulla ha a che vedere con la giustizia” Dario Stefano, presidente della giunta : “La Giunta decide a maggioranza di proporre all’assemblea del Senato di deliberare la mancata convalida dell’elezione del senatore Silvio Berlusconi. In Giunta abbiamo lavorato in un clima di assoluta concentrazione sul merito della vicenda. Ringrazio i componenti della Giunta perché su questa prima applicazione della norma abbiamo saputo mantenere un atteggiamento ispirato a un sincero confronto.”
In un Tweet di Forza Italia si legge : “La sinistra vota la decadenza. La Costituzione vale per tutti. Non per Berlusconi.” Schifani afferma : “Peggio del previsto. Il copione era stato già scritto e se ne conosceva la trama ma si è andati oltre ogni limite di tollerabilità, Berlusconi resta il leader di tutto il centrodestra; Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si è assunto una grave responsabilità” non facendo subito sospendere i lavori della Giunta dopo i tweet di Crimi (M5s) che hanno violato il regolamento Ora “faccia chiarezza su quanto successo, è accaduta una palese violazione.” Ora spetta al Senato esprimersi sulla decisione della Giunta. Non è detto che Berlusconi possa magari decidere per un discorso rivolto a tutti i colleghi senatori. Intanto gli occhi sono puntati sulla Corte europea che, a detta dell’ex capo del governo, deve intervenire per ridare il giusto corso alla giustizia.