di Fabrizio Pace – La “truppa” dei 5 ministri del PDL si dimette dal governo additando come motivazione il mancato decreto di rinvio dell’aumento dell’IVA. Una grave violazione, per gli uomini del cavaliere, degli accordi che avevano portato alla nascita della coalizione col PD, (ricordiamo che il governo di larghe intese, fu voluto e proposto fortemente dal centro-destra, il centro sinistra inizialmente tentò in tutti i modi di allearsi con il M5 Stelle). Il “colpo” relativo ad un possibile downgrade sovrano sull’Italia, derivante da una crisi di governo, hanno spinto nell’incertezza la borsa e gli operatori di mercato.
Piazza Affari ha fatto registrare ieri il calo più pesante e lo spread ha superato il livello dei 260 p.d. Quest’ultimo non ha raggiunto picchi preoccupanti ma è da tenere sotto stretta osservazione. Le cause di questa “preoccupazione” e di questa nuova turbolenza sui mercati sarebbero imputabili a vicende interne che sono legate all’incapacità di introdurre le riforme necessarie per sbloccare il potenziale di crescita del Paese. La così tanto attesa politica del rilancio economico certamente non passa per l’aumento della tassazione sui cittadini, che il governo Letta sta per attuare con l’innalzamento dell’aliquota IVA al 22%, già attivo pare, da martedì 2 ottobre. Silvio Berlusconi apre quindi una crisi sostanziale di governo (non formale), cercando di anticipare Napolitano e Letta che avevano trovato un accordo sulla richiesta di una mozione di fiducia in Parlamento. Il premier ha già espresso il suo punto di vista sulla situazione, addossando espressamente l’eventuale caduta del governo al cavaliere che starebbe difendendo esclusivamente le sue vicende personali. Di parere diametralmente opposto invece l’esecutivo del PDL che con forza rilancia la preoccupazione riguardo l’aumento dell’IVA (non concordato ad inizio legislatura) e di nei confronti di un’eventuale seconda rata dell’IMU probabilmente essere reinserita a Gennaio. Mesi fà, in campagna elettorale, molti esponenti del PD e molti giornalisti di testate vicine al Partito Democratico avevano espressamente dichiarato che l’abolizione dell’IMU non era nel programma solo del PDL ma era un argomento di massima priorità e rilevanza anche del centro-sinistra , così come la diminuzione del carico fiscale (IVA) sui cittadini. Il governo Letta, suo malgrado, sta inevitabilmente percorrendo la direzione opposta.
video : http://www.youtube.com/watch?v=KOmXl0wfpEg
In questo video di circa 11 mesi fà, l’esponente Fassina in un noto talk show parla di IMU da abolire per le case con un valore immobiliare inferiore a 1,2 mil di Euro e determinare la diminuzione della pressione fiscale sui contribuenti