Dall’Oglio: “Sognavo Mozart, ora voglio meritarmi la Reggina”

logo reggina 1914E’ stato la vera, grande, lieta sorpresa di questo primo scorcio di stagione. Jacopo Dall’Oglio, prodotto del settore giovanile amaranto, è rientrato alla base dopo aver fatto l’esordio in B con la Reggina proprio nella prima stagione di mister Atzori in riva allo Stretto. “Non me l’aspettavo – dice subito il centrocampista siciliano – è un’opportunità straordinaria”.

Un’occasione da cogliere. “Venivo da due stagioni altalenanti. Certo, l’esperienza a Barletta è stata fondamentale ma ho avuto un infortunio che mi ha costretto a fermarmi per 4 mesi. Ero preparato ad un nuovo prestito, convinto sarebbe stato necessario per meritarmi nuovamente la maglia amaranto. Poi le cose sono cambiate, la Reggina ha ritenuto potessi far parte fin da subito di questo gruppo e la cosa mi ha caricato enormemente, ho lavorato fin dal primo istante con tutte le mie forze per dimostrarmi al’altezza. Ora –  continua Dall’Oglio – sentire la fiducia del mister mi ha permesso di entrare in campo più sereno. Ero felicissimo quando ho saputo fosse tornato alla Reggina perchè consapevole dell’attenzione straordinaria, meticolosa, continua, di Atzori e del suo staff verso i calciatori. Poi, per noi giovani il mister ha sempre una parola in più”.

Vero figlio del Sant’Agata, Jacopo Dall’Oglio ha giocato praticamente in tutte le categorie giovanili della Reggina. “Ho iniziato con gli Esordienti, la Reggina è stata fondamentale nella mia crescita umana e sportiva. Ho lavorato tanto al S.Agata sognando un giorno di allenarmi sul campo numero 1, osservando i tanti campioni che sono passati da Reggio negli anni in cui eravamo in A. Sognavo di essere Mozart, Nakamura, essere qui oggi e vestire la loro stessa maglia è un vero orgoglio, devo meritarmela”. Corposa, come sempre, la rappresentanza dei prodotti del settore giovanile in prima squadra. “Oltre a Daniel Adejo, e Nino Barillà che è appena andato via, ci siamo io, Maicon, Di Lorenzo e Adriano. E’ una bella sensazione ritrovarli qui dopo i tanti anni trascorsi insieme in foresteria, sono ragazzi di straordinaria prospettiva”.

Il momento della Reggina è amaro sotto il profilo dei risultati che non supportano una produzione di gioco ragguardevole. “Sono due giorni che non dormo la notte”, spiega con un sorriso Dall’Oglio riferendosi alla beffa di Varese seguita al mancato successo con il Novara. “E’ dolorosissimo venire fuori da due partite così. Abbiamo dominato, avremmo dovuto raccogliere sei punti ma ne abbiamo messo in archivio solo uno. Ciò che ci ripetiamo nello spogliatoio è che abbiamo messo sotto due squadre che tutti davano come favorite contro di noi ed alla vittoria finale. Bene, se continuiamo a lavorare in questo modo abbiamo dimostrato di poter vincere contro chiunque e dire la nostra in questo campionato. Stiamo crescendo, dobbiamo restare concentrati. C’è rabbia,  dovrà esser la nostra forza in più sabato al Granillo contro il Carpi”.

 

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