Telecom agli spagnoli

di Carlo Viscardi – In questi giorni Telecom Italia, uno dei pochi fiori all’occhiello del nostro paese, ha concluso un accordo con gli spagnoli e acquisirà la cittadinanza spagnola. Il controllo della società passerà nelle mani dell’iberica Telefonica in un percorso scandito da un accordo tra gli ispanici e i soci italiani della holding, la Telco, Intesa, Generali e Mediobanca; Telefonica aumenta così la partecipazione sale al 66% del capitale sociale con un’opzione a breve al 70%. Oggi Telco, la scatola che controlla il 22,5% di Telecom, è partecipata da Telefonica al 46,18%, da Intesa Sanpaolo e Mediobanca all’11,62% ciascuna e da Generali al 30,58%. La salita di Telefonica sarà con azioni senza diritto di voto: la struttura del capitale votante resterà dunque immutata, come dice la nota che annuncia l’accordo, Sarà mantenuta la possibilità per i soci di uscire dal patto, ma con slittamento della finestra: questa era prevista per il 28 settembre, l’intesa la sposta al 15-30 giugno 2014, oltre che a febbraio 2015, scadenza naturale. Diciamo che, in questo periodo di crisi generalizzata, dove sembrava che le aziende spagnole fossero inguaiate peggio delle nostre, si dimostra invece il contrario, forse un segnale per la nostra classe dirigente? Forse a dimostrare che altre classi politiche usano mezzi migliori per contrastarla? Lasciamo la risposta a “data da destinarsi”.