di Carlo Viscardi – “Quello che abbiamo ottenuto domenica è un risultato straordinario; Ora la Germania ha bisogno di un governo stabile. E noi assolveremo questo compito. Abbiamo già i primi contatti con la presidenza, del partito SPD”, queste le dichiarazioni a caldo della neo-eletta cancelliera Angela Merkel, che comincia da oggi il suo terzo mandato come Primo ministro tedesco, paragonata alla sua equivalente di oltre manica “Lady di Ferro” Margaret Tatcher, anche lei eletta per ben 3 volte di seguito.
Nel nostro paese una dei primi a commentare questo risultato elettorale è il nostro presidente della repubblica che dichiara: “rafforza decisamente la causa dell’Europa e della sua unità” e costituisce “una grande prova di vitalità e serietà democratica”. Gli fa’ eco il “segretario” del PD Epifani che afferma: “Se Merkel farà la “coalizione con i socialdemocratici allora riusciremo ad avere un programma europeo un pò più solidale e meno concentrato sugli interessi tedeschi. Ma questo lo vedremo solo alla fine, al termine del negoziato.” Un’ipotesi, o meglio, una speranza un po’ mal posta dato che, giustamente e come si è sempre dimostrata “frau Merkel” obiettiva e leale verso chi gli ha affidato il suo mandato, un premier di una nazione pensa prima di tutto al bene ed alla prosperità del suo paese….
Il nostro premier Letta cerca di paragonare la situazione tedesca con la nostra dichiarando : “Dal voto tedesco emerge un modello di cooperazione simile al nostro. Forse in Italia si capirà che quando i nostri elettori ci obbligano ad una grande coalizione bisogna farsene una ragione.” Ci sono alcune, diciamo pure, “incongruenze” con queste dichiarazioni, primo perché la cosidetta “grande coalizione” i tedeschi la hanno già da un mandato, e quindi 4 anni, e secondo i loro politici sono seri e coerenti, a differenza dei nostri, fatto un patto, o accordo che dir si voglia, sotterrano l’ascia di guerra e muovono verso un unico fine, un unico punto e non continuano a farsi “le scarpe” appena si presenta una difficoltà….
Forse sono queste le differenze fra i nostri due paesi, quelle scelte che fanno sì che la Germania riesca e l’Italia continui a boccheggiare anche se le risorse umane siano maggiori…..
Servirebbe sì che la nostra classe politica pensi e rifletta su come mai per ben 3 mandati di fila, i tedeschi abbiano scelto sempre la stessa persona.