Lo aveva chiesto a gran voce, l’Assessore Provinciale Gaetano Rao rivolgendosi a Regione Calabria e Ministero Politiche Agricole aveva lanciato un grido di allarme: “passare dalle parole ai fatti”. E alla fine qualcosa si è pure ottenuto, anche se l’iter cominciato è ancora molto lungo e articolato. La vicenda è quella che vede nello scorso mese di maggio abbattersi su una porzione del territorio della Provincia di Reggio Calabria, in particolare la zona Tirrenica, una raffica di forti venti impetuosi di notevole intensità. L’evento calamitoso causa ingenti danni alle principali produzioni presenti sul territorio oggetto di delimitazione: olivo, vite, agrumi, Kiwi e frutteti in genere. I danni sono dovuti al prolungato e forte vento che, oltre a provocare defogliazione e rottura dei rami giovani, compromettendone la naturale crescita. Particolari ed ingenti danni hanno interessato in particolare le clementine. Investito del problema, l’Assessorato Provinciale all’Agricoltura espleta quindi gli accertamenti tecnici finalizzati alla delimitazione territoriale dell’area colpita dall’evento calamitoso ed alla quantificazione del danni subiti e della perdita di prodotto. Vengono redatte e compilate le apposite schede ministeriali all’uopo previste ed inoltrato la relativa domanda di dichiarazione dello stato di calamità. Dopodiché: il niente, un assordante silenzio. Fino appunto all’appello dell’Assessore Rao. È quindi dei giorni scorsi la notizia ufficiale che la Regione Calabria ha finalmente inoltrato al richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Sono state così accolte le tesi della Provincia di Reggio Calabria condensate nella relazione tecnica redatta dal Settore Agricoltura. Soddisfazione viene ora espressa dall’Assessore Rao il quale continua a seguire da vicino la evoluzione dell’iter procedurale, in stretto raccordo con le organizzazioni professionali agricole provinciali, informando sul punto il Presidente Raffa molto sensibile e attento a questa problematica. Adesso non dobbiamo fermarci qui – dichiara Rao – come preannunciato ci batteremo per l’accesso alle provvidenze del Fondo di Solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo 102 del 2004 e consentire alle aziende agricole interessate un minimo di ristoro. Da troppo tempo l’agricoltura della Piana di Rosarno è piegata su sé stessa, abbandonata al proprio destino. Gli imprenditori agricoli sono ormai allo stremo delle loro forze e delle loro possibilità. La delibera della Regione è certamente un passo avanti – prosegue Rao – ma che non rappresenta certo la panacea di tutti i mali dell’agricoltura reggina. Un atto che può essere piuttosto fiduciosamente inteso come un primo segnale utile per una inversione di tendenza rispetto le finora scarse attenzioni che Regione e Ministero riservano all’intera area della Piana di Rosarno. Gli imprenditori agricoli non devono essere lasciati soli, come spesso avvenuto. – conclude Rao – La Provincia continuerà come sempre a fare la sua parte. Ma serve oggi più che mai l’impegno di tutti.
c.s.