Le dimissioni di Papa Benedetto XVI, prima, e l’elezione di Papa Francesco, poi, hanno prodotto molti articoli e libri. Tutti hanno tentato (spesso male) di spiegare quanto accaduto. Per cercare di comprendere, invece, è utile leggere “DA BENEDETTO A FRANCESCO. Cronaca di una successione al Pontificato” di Antonio Spadaro www.antoniospadaro.net (pp. 136, € 13,00) edito da Lindau www.lindau.it. L’autore, gesuita, dirige La Civiltà Cattolica. Dalla lettura emerge una realtà complessa ma non complicata. Il libro, inoltre, sgombra il campo dalle tante semplicistiche semplificazioni. E’ citata Giovanna Chirri, la vaticanista dell’ANSA che per prima annunciò le dimissioni: ben comprendendo il testo in latino del discorso di Benedetto XVI. Antonio Spadaro spiega anche il ruolo dei social media dove si comunica per condivisione: non esiste più un pubblico passivo. Le dimissioni di Benedetto XVI non sono state un gesto di debolezza ma di coraggio con l’obiettivo di infondere forza e vigore alla Chiesa. Ma in un mondo ipertecnologico è ancora l’antiquato comignolo lo strumento che comunica l’avvenuta elezione del nuovo Pontefice.
Papa Francesco è il Papa dei primati: primo Papa gesuita; primo dell’epoca moderna che proviene da un continente extraeuropeo; primo a chiamarsi Francesco. Ha una visione gesuitica del mondo come cantiere di Dio dove Dio è all’opera. Un Dio “vitalmente mescolato in mezzo a tutti e unito a ciascuno”. Un Papa che invita la Chiesa ad aprire le porte e uscire per strada incontro al mondo: come un novello Abramo. Sia Papa Francesco sia Papa Benedetto XVI sono consapevoli dei veloci cambiamenti del mondo. Tra i primi atti del pontificato è forte l’immagine dell’incontro con i giornalisti della Sala Stampa vaticana con la benedizione impartita in silenzio: perché molti presenti non erano cattolici. Un libro che non svela le dinamiche dell’Altissimo, ma ci aiuta a comprenderle: invitandoci a non dare tutto per scontato ma a lasciarci stupire dal Dio delle sorprese.
Tonino NOCERA
