di Carlo Viscardi – E’ deciso, oramai la giunta per l’immunità del Senato, è arrivata a una decisione. Accogliendo la proposta del presidente Dario Stefàno (Sel) all’unanimità, ha messo in programma per mercoledì sera, prossimo venturo, il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Dalle 15.15 di oggi e fino alle 20 andrà avanti la discussione generale sulla relazione di Andrea Augello, senatore Pdl che ha proposto la conferma della carica parlamentare per il leader del Pdl. I lavori riprenderanno lunedì e occuperanno le ore dalle 15 alle 20 e martedì, dalle 9 alle 14. Mercoledì sera, alle 20.30, le dichiarazioni di voto e il voto sulla decadenza. Il presidente di giunta Stefàno dichiara : “Se la relazione Augello dovesse essere bocciata, nel giro di pochi minuti sarà nominato un nuovo relatore all’interno della maggioranza che si è creata, quindi ci saranno 10 giorni per l’udienza pubblica. Il senatore Berlusconi potrà difendersi di persona o tramite i suoi legali”. Naturalmente non manca l’immediata replica del relatore che afferma : “Mi pare chiaro – sottolinea il relatore – che il Pd non venga folgorato sulla via di Damasco e che quindi bocci la relazione. Credo che tutto questo non possa non avere conseguenze politiche”. Pietro Grasso (presidente del senatao) aspica una veloce risoluzione : “Io penso che si vada verso quello che tutti auspicavamo: che ci sia una condivisione di tempi e di regole per portare avanti quello che è nelle cose”.
Il Premier Letta: “Guardo con serenità e fiducia a quello che ci aspetta nei prossimi giorni; ho sempre detto che prevarrà il buon senso perché ciò che l’Italia può perdere mandando tutto a carte quarant’otto è chiaro a tutti gli italiani” ed anche a “chi li rappresenta in Parlamento” in termini di tasse e di sviluppo per le imprese e per i cittadini.” Subito arrivano le dichiarazioni degli avversari di sempre con D’Alema che dichiara : “Mi meraviglia il Pdl che per Berlusconi chiede una soluzione politica. Lasciamola fuori, perché la legge è legge e si deve applicare”. Ed Epifani aggiunge : “Sono un po’ rasserenato perchè finalmente, con l’accordo di tutti, è stata individuata una data per votare sulla relazione” e “credo che il Paese non ne potesse più di avere giorno dopo questa fibrillazione; Mercoledì si voterà e ci saranno i tempi per arrivare ai primi di ottobre al voto definitivo”. Fabrizio Cicchito, estrenuo difensore ed ultimo baluardo del Cavaliere dichiara : “Il problema non e’ quello dei tempi ma quello dell’accanimento giustizialista. Che e’una sorta di aids politico che ha colpito larga parte del Pd. Infatti, di fronte ai dubbi e agli interrogativi di tanti esperti del diritto quale sarebbe la tragedia se la giunta per le elezioni ponesse un quesito ad una Corte Costituzionale che peraltro garantisce ‘lor signori’ da ogni punto di vista? Purtroppo la cecità politica mista al fanatismo sono pessimi consiglieri. Non ci resta che rimpiangere la lucidità politica dei grandi comunisti stalinisti come Togliatti che ebbero l’intelligenza di far decollare la prima Repubblica con un atto di pacificazione che riguardava addirittura dei terribili crimini – conclude – I loro minuscoli epigoni, al netto delle battute e dei lazzi del sindaco di Firenze, vogliono proprio chiudere la seconda Repubblica con un atto che oltre ad essere fazioso e’anche stupido”. Diciamo pure che fra i soliti ed ormai abituali “gongolamenti” di una sinistra e le difese a spada tratta della destra mercoledì inizierà l’iter per porre fine a questo continuo stillicidio di dichiarazioni e controdichiarazioni che ormai hanno bloccato il nostro paese che, sinceramente, avrebbe più bisogno di un governo ed un parlamento che pensi alla ripresa economica ed ai problemi sociali, che alla decadenza di un senatore; ma questi sono pensieri di un comune cittadino della strada.