Herat, 13 settembre 2013 – Il Vice Ministro degli Esteri, onorevole Lapo Pistelli, ha visitato ieri il contingente militare italiano schierato nella regione occidentale dell’Afghanistan nell’ambito del Regional Command West (RC-W), il comando multinazionale a guida italiana attualmente su base brigata meccanizzata “Aosta”.
Accompagnato dall’ambasciatore d’Italia in Afghanistan, S.E. Luciano Pezzotti, e da una delegazione di senatori e deputati italiani, il Vice Ministro Pistelli è stato accolto dal comandante di RC-W, generale di brigata Michele Pellegrino, con il quale si è intrattenuto per ricevere un rapido aggiornamento dell’area di competenza italiana, nonché sui possibili sviluppi futuri dell`impegno italiano.
Incontrando i militari italiani di stanza presso la base di “Camp Arena” ad Herat, l’onorevole Pistelli ha espresso l’apprezzamento e la gratitudine del Governo e di tutti gli Italiani per gli enormi sacrifici ed i rischi quotidianamente affrontati, nonché per l’alta professionalità dimostrata in ogni occasione.
Il Vice Ministro si è soffermato su quest’ultimo aspetto, dicendo che “il mondo ci dice che qui lavoriamo bene e voi militari siete come un marchio di fabbrica che ci contraddistingue per l’eccellenza del vostro lavoro”.
Salutando il contingente italiano, l’onorevole Pistelli ha citato una frase di un celebre esploratore del secolo scorso: “voi militari mi fate pensare a Ernest Shackleton quando diceva che per lui la vita era come un grande gioco di squadra, fatto di lealtà, disciplina, coraggio, compassione ed intelligenza”.
Questa visita è stata la prima effettuata da rappresentanti delle Istituzioni nazionali alla brigata meccanizzata “Aosta”, che da due giorni ha assunto la responsabilità Regional Command West.
La brigata meccanizzata “Aosta”, al suo primo impiego in Afghanistan, è una delle Grandi Unità dell’Esercito. Costituita nel 1831 ha preso parte alle tre guerre d’Indipendenza, alla repressione del brigantaggio, alla prima ed alla seconda Guerra Mondiale, durante la quale è stata di presidio in Sicilia, dove è rimasta quindi dislocata sino ai nostri giorni.
Negli ultimi anni, dal 2001 al 2011, ha partecipato alle missioni internazionali in Bosnia, Albania, Kosovo, Libano e in Patria alle operazioni di soccorso in caso di pubbliche calamità, tra le quali il terremoto del Belice nel 1968 e quello dell’Irpinia del 1980, nonché per l’eruzione dell’Etna del 1992.
c.s. – ISAF RC-W