Gentile Signora Ministro,
Le scriviamo per la considerazione che abbiamo di Lei e del Suo ruolo ed anche per la condivisione della maniera, decisa ed ultimativa, con la quale ha affrontato la questione del Carcere di Arghillà.Vogliamo porLe il problema del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, del quale non sappiamo se ha sufficienti informazioni.
I n breve:
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i lavori per la costruzione del Palazzo di Giustizia sono fermi da circa un anno e mezzo;
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i dipendenti dell’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori (Bentini) accreditano un anno di spettanze tra salario e Cassa Integrazione Guadagni;
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gli uffici giudiziari occupano attualmente diverse ali del CEDIR, originariamente destinato agli uffici comunali;
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in conseguenza del fermo lavori si allontana la conclusione dell’iter che prevedeva l’accorpamento degli uffici giudiziari al Palazzo di Giustizia e di quelli comunali al CEDIR;
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siamo in presenza di una situazione evidentemente non funzionale (con uffici, sia comunali che giudiziari, sparsi in tutta la città) e conseguenti spese a carico delle istituzioni pubbliche (ministeriali o comunali), oltre ai palesi problemi che si creano all’”utenza”.
La preghiamo di voler intervenire perchè si risolva questa situazione ed anche perchè sia possibile comprendere una stranissima situazione che coinvolge anche il Palazzo di Giustizia: nel Comune di Reggio Calabria tante opere sono incompiute per carenza di finanziamenti e non ce ne spieghiamo i motivi. Saranno incapacità dei progettisti, degli Uffici tecnici, sfortuna che perseguita questa città nella quale gli appalti vengono vinti solo da aziende che non sanno fare di conto?
Noi non lo sappiamo e desidereremmo tanto saperlo per trasparenza e legalità.
Siamo certi che vorrà interessarsi di quanto Le stiamo sottoponendo. Cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri deferenti saluti e gli auguri per un buon lavoro.
p/ S.U.L. Reggio Calabria
ALDO LIBRI
Riceviamo e Pubblichiamo