02\09\2013 – di Fabrizio Pace – Dopo quest’ultimo week end di agosto gli italiani rientrano gradatamente dalle vacanze estive, il tempo in tutta la penisola non è dei migliori ma dalle previsioni si attendono repentini miglioramenti. L’ Anas segnala traffico intenso, ma scorrevole su strade e autostrade per un contro esodo che sulla A3 si concentra nel tratto del confine calabro-lucano. Quello che ha fatto imbestialire gli automobilisti non è stata l’attesa dovuta alle file di autoveicoli incolonnati ma i prezzi dei carburanti che sono stati ritoccati in aumento in alcune zone dello stivale, toccando quasi 2 euro per litro erogato. Un’azione vile, con le varie associazioni e categorie che gestiscono i prodotti petroliferi a rimpallarsi la responsabilità. In realtà è una prassi bieca che si ripresenta ad ogni esodo vacanziero e sfrutta la necessità della gente. L’associazione dei consumatori dopo gli innumerevoli contatti ricevuti da utenti che hanno denunciato l’accaduto invita a fotografare le stazioni di rifornimento che espongono prezzi non in linea. L’associazione dei petrolieri si discolpa puntando il dito sia sui gestori delle stazioni di servizio, che sono gli ultimi attori riguardo il prezzo alla pompa, sia sulla tensione in medio oriente dovuta alla possibile guerra in Siria che causa rialzi nel mercato del greggio, sia sul fisco italiano che incassa il 60% del costo finale dei carburanti nelle accise. Di chi sia la responsabilità sarà accertato dal CODACONS a farne le spese è invece sicuro sono già gli italiani.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.