di Fabrizio Pace – Grande successo dell’iniziativa La Democrazia Sospesa organizzata dalla Lista Scopelliti nell’area della Torre Nervi del Lido Comunale di Reggio Calabria. Rispetto ai precedenti incontri si è via via registrato un forte numero di presenze di militanti, affezionati e curiosi che hanno seguito con interesse il lungo dibattito scaturito dalla presenza dei numerosi ospiti.Sono intervenuti: Coco, Catanzariti, Romeo, Bombino, Ammendolia, Sansonetti e Scopelliti. Tutti i presenti hanno esposto un pensiero soggettivo, che seppur in maniera differente, ha evidenziato il disappunto unanime riguardo il provvedimento dello scioglimento del Comune di Reggio Calabria. Poiché il conseguente commissariamento, ne sono prova le esperienze passate, nella grande maggioranza delle occasioni in cui è stato attuato, non ha fruttato minimamente i risultati attesi. L’attenzione del confronto di ieri notte è stata focalizzata sulla recente sentenza che sancisce, al momento, l’incandidabilità del Dott. Demetrio Arena, ex-sindaco e stimato professionista, che ha subito attacchi gratuiti e ingiustificati di ogni genere come del resto buona parte dei suoi collaboratori. Un nome su tutti Luigi Tuccio: persona di indubbia moralità ed onestà volutamente accostato, per vicende a lui lontane anni luce ed in via di chiarimento, a personaggi della criminalità . Arena sarebbe, secondo la relazione ministeriale, colpevole perché non sgomberò le attività al centro agroalimentare… quelle stesse attività che oggi continuano a esistere. Elementi della sentenza che lasciano perplessi cozzano e sono in contrapposizioni con azioni di altra parte della magistratura.
Tutto lascia pensare ad un’operazione mirata a destabilizzare il governo cittadino che era saldamente nelle mani del centro-destra. Certo c’è anche chi non crede hai complotti, come il direttore Sansonetti, che tuttavia si rende conto e prendere atto di una situazione particolare, molto singolare a carico di alcuni esponenti politici. Scopelliti invece auspica che il clima attorno alla politica cittadina cambi radicalmente, denunciando metodi totalmente differenti nel dibattito politico e riguardo il rispetto umano anche verso chi la pensa agli antipodi… “Non abbiamo mai speculato sulla pelle dell’avversario” riferendosi all’era in cui Falcomatà era sindaco . Oggi invece è consuetudine di una parte politica, che ama la bagarre, sfruttare attacchi personali, giudiziari e quant’altro riesca ad imbruttire l’avversario agli occhi degli elettori. Adesso basta! Il territorio, necessita un clima politico diverso ma sopratutto la gente è stanca che si coltivino attacchi personali, i politici si dovrebbero concentrare e sopratutto confrontare sui programmi di rilancio della città, rimasta quasi ferma al giorno del suo commissariamento. Occorre lavorare per riprendere Reggio Calabria.
foto – A. Morabito