RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Non sono più disposta ad essere mortificata, dileggiata, oltraggiata unitamente alla mia famiglia ed alla mia città per colpa del grossolano contenuto della relazione prefettizia redatta da chi, il Prefetto Valerio Valenti, è al centro di uno scandalo al vaglio della Procura di Trapani, per come si legge in un articolo de “L’Espresso”, in quanto avrebbe ricevuto una BMW cabriolet, nell’ambito di indagini su Finmeccanica, con riferimento alla Louis Vuitton Cup svolta a Trapani!, per come agevolmente desumibile da una banale ricerca online!
Non sono più disposta ad essere sempre coinvolta a causa delle mie parentele, che mi avrebbero imposto un indelebile marchio di mafiosità per colpa di una scelta di mia sorella, avvenuta quando Io avevo solo dodici anni!
Non sono più disposta ad essere protagonista di una odiosa campagna mediatica connessa alle vicende dello scioglimento comunale, in ordine al quale sono stata riportata sia in seno alla relazione ministeriale che nella sentenza del Tribunale di Reggio Calabria che ha sancito la incadidabilità degli amministratori tra cui il mio compagno Luigi Tuccio.
In nessuna sede ho avuto la possibilità di difendermi e tutelare la mia dignità di donna, di mamma e di professionista.
Sono profondamente stanca ed indignata per essere considerata la sorella o la figlia o la compagna di qualcuno e per tali ragioni essere sempre oggetto delle illazioni, sospetti, denunce o peggio ancora causa del male altrui o addirittura delle sorti cittadine.
Ho subito, da adolescente, come tutta la mia famiglia, di una infelice scelta della maggiore delle mie sorelle, le cui conseguenze devono ricadere solo e soltanto sulla sua persona, avendo per altro Ella tutto il sacrosanto diritto di legarsi a chicchessia, in ragione dei suoi propri sentimenti, che nessuno ha il diritto di sindacare.
E’ evidente che tale scelta non può che ricadere soltanto sulla sua persona!
Rivendico orgogliosamente il ruolo di figlia dei miei genitori, che con enormi sacrifici hanno mantenuto quattro figli, con il solo stipendio di mio padre, che lontano da casa per decenni ha sostenuto turnazioni massacranti per consentirci di vivere dignitosamente ed a me di studiare.
Ho studiato, nel chiuso del mio intimo, senza l’aiuto di nessuno per laurearmi e conseguire il titolo di avvocato e tentare di affacciarmi nel mercato del lavoro e dell’agone socio professionale, con grosse difficoltà, al pari di tanti miei coetanei e giovani colleghi.
A differenza loro, ho dovuto sopportare per tutta la mia vita il marchio derivante da una scelta che non mi apparteneva e per la quale nulla potevo fare!
Una scelta che certamente non ha avvantaggiato il mio ruolo socio professionale ma che lo ha certamente danneggiato e mortificato.
Voglio essere rispettata per il mio autonomo ruolo e per l’essenza della mia persona, mamma, compagna di vita e professionista!.
Negare questi miei diritti significa aderire ad un orientamento culturale privo di valori essenziali.
Ho avuto la fortuna di incontrare un Uomo dai profondi valori umani che non ha mai dubitato della mia persona e che non ha mai esitato di affermare il principio secondo cui le scelte dei padri non possono ricadere sui figli…figuriamoci quelle di un pseudocognato, peraltro di cui non conosco neanche i tratti somatici!
Ciò a Luigi è stato possibile soltanto per gli alti valori etici e morali derivanti dalla sua formazione familiare, umana e culturale. Gli sono molto grata!
Non per tutti è così!
Ho avuto l’onore di collaborare con l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, possedendone tutti i requisiti!
Sono stata iscritta alla Short List degli Avvocati, regolarmente iscritta al Consiglio dell’Ordine ed alla Cassa Forense, giuste le certificazioni in mio possesso e che sono pronta ad esibire, smentendo quanto talune testate hanno tentato di insinuare!
Il mio rapporto con l’Amministrazione e con Fata Morgana è sorto e con quest’ultima anche concluso, ben prima dalla mia semplice conoscenza con Luigi, avvenuto tramite facebook il 26 settembre 2009!
Quindi mai alcun vantaggio ho ottenuto dall’essere la sua compagna, atteso che, anzi, dall’avvio della nostra relazione sentimentale i miei rapporti professionali si sono interrotti.
Salvo che per i due famosi incarichi di opposizione a decreto ingiuntivo contro Enel.
Per chiarire: si è tentato di distorcere la notizia per creare false illazioni e cioè che io avrei percepito onorari a sei zeri! Nulla di più falso!
I due milioni di euro sono relativi al valore della causa e non agli onorari!
Gli onorari sono stati individuati ai mini tariffari come previsto dalla Short List!
Ho anticipato alcune migliaia di euro per iscrivere a ruolo le cause ed ad oggi non ho avuto neanche i rimborsi.
Ho rinunciato, poi, ad una grossa parte degli onorari avendo rinunciato agli incarichi, essendomi sentita profondamente mortificata ed offesa nel mio ruolo di professionista dalle ignobile campagna diffamatoria nei miei riguardi, da parte di una testata, oggi mia controparte nelle aule di giustizia!
Quindi, non ho ricevuto un solo euro da tali incarichi, per i quali ho soltanto sborsato soldi e lavorato!
Ah…..per inciso….la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo è stato peraltro revocata, con evidente risultato positivo e vantaggio economico per l’amministrazione, frutto del mio impegno professionale.
Quanto poi alla vicenda di mia madre, non posso non evidenziare come sia trattata al pari di un pericoloso criminale scontando da ben diciotto mesi la tortura del carcere preventivo, per vicende assolutamente sub judice e per le quali nessuno di noi è a conoscenza!
Io personalmente non sono a conoscenza di alcun biglietto di auguri ma se ciò fosse stato è la evidente autonoma iniziativa della cognata di mia sorella, a me sconosciuta, con cui non ho giammai condiviso qualsivoglia tipo di rapporto personale! Per me è aver ricevuto auguri da parte di un soggetto assolutamente anonimo, non avendo mai avuti alcun rapporto con il mittente, a me sconosciuto!
Una cosa voglio dirla: fino al giorno in cui Luigi è stato nominato Assessore, mia Madre non aveva mai avuto alcun problema con la giustizia così come nessun membro della mia famiglia!
Infine, sono stata citata nella relazione prefettizia e ministeriale; sono stata citata nella sentenza di incadidabilità, senza mai essermi potuta difendere e mi sembra di capire che tale decisione si fonda esclusivamente sul contenuto della relazione prefettizia.
Da cittadina mi sento smarrita e confusa: la politica è ormai mortificata ed annientata dall’antipolitica; la magistratura è quotidianamente offuscata dalle guerre interne alle procure; i prefetti, discutibili, sono al centro di inchieste ed hanno il potere di distruggere la gente e sciogliere i comuni….…a chi dobbiamo rivolgerci per sentirci garantiti?
Non resta che rivolgerci alla Provvidenza! – Avv Giampiera Nocera
riceviamo e pubblichiamo