Nel 1925, a Shanghai, nessuno si chiede perché un forestiero metta piede in città. Si dà semplicemente per scontato che abbia qualcosa da nascondere. A che cosa serve, infatti, un’enclave in cui non occorre esibire alcun visto o passaporto se non a offrire rifugio a diseredati, avventurieri e criminali d’ogni specie desiderosi di una vita nuova? Irene Blum non sfugge alla regola e, nel 1925, mette piede a Shanghai col suo bravo segreto da custodire gelosamente e celare a sguardi e orecchi indiscreti. Irene è cresciuta girovagando per le sale del museo Brooke di Seattle, e ascoltando, come fosse una favola per bambini, la storia della civiltà Khmer. Sa tutto dei loro templi, delle loro ricchezze e della scomparsa improvvisa e inspiegabile del loro regno. In seguito a una serie di incredibili circostanze, è venuta in possesso di una mappa della Cambogia e di un diario che risalgono alla metà dell’Ottocento. Nelle pagine del diario, un prete racconta di aver trovato un tempio degli Khmer al cui interno sono custoditi i 10 leggendari rotoli che narrano la storia e la fine della loro civiltà. Su incarico di Henry Simms, proprietario del museo ma anche suo mentore e tutore, Irene cerca di appurare la veridicità di quella che potrebbe essere una delle più sensazionali scoperte archeologiche degli ultimi tempi. A Shanghai, tra spie e trafficanti d’armi e d’arte d’ogni specie, e a Saigon, su strade che trasudano oppio e afa, si inoltrerà in un passato dimenticato, fino al luogo in cui una scoperta ancora più importante di quella agognata verrà alla luce. Nella Shanghai del 1925, dove si dà per scontato che tutti abbiano qualcosa da nascondere, una giovane donna si aggira con il suo segreto: un’antica mappa e un diario che parla di una sensazionale scoperta archeologica.
Dall’Oriente, un grande romanzo d’avventura, una storia che ci riporta in un regno misteriosamente scomparso.
Traduzione dall’inglese di Federica Oddera
Euro 17,00
336 pagine