Firmato accordo con i giapponesi, collaborazione tra INGV – NIED

Nell’aprile del 2013, in occasione della visita all’Osservatorio Etneo-Sezione di Catania dell’INGV del Dr. Eisuke Fujita del NIED, specialista in ricerche nel campo della fisica del vulcanismo, visita mirata a svolgere alcune ricerche in collaborazione nei settori della vulcanologia e della sismologia vulcanica, il Dott. Mauro Coltelli e il Dott. Domenico Patanè, Direttore dell’INGV-OE, hanno pensato di promuovere un più stretto accordo di collaborazione tra due delle più importanti strutture di ricerca al mondo nell’ambito della sismologia e della vulcanologia.  Tale proposta, prontamente e fortemente supportata sia dal Prof. Stefano Gresta, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che dal Prof. Yoshimitsu Okada, Presidente del National Research Institute for Earth Science and Disaster Prevention (NIED), ha portato alla ratifica a Tsukuba, sede del NIED, dell’accordo di collaborazione (Memorandum of Understanding, MoU) tra i due Enti. giappone-INGV-PatanèCome l’INGV, il NIED, sin dalla sua istituzione, ha condotto diversi progetti nell’ambito dei terremoti, dei vulcani e dell’ambiente. In particolare, il NIED dopo il terremoto di Kobe del 1995 ha fruito della possibilità di condurre diversi grandi progetti di ricerca, favoriti dagli ingenti finanziamenti del governo giapponese nell’ambito della politica di prevenzione e riduzione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale. Tra i tanti progetti, occorre menzionare quello che ha permesso al NIED di costruire la più grande tavola vibrante tridimensionale (3-D) al mondo denominata “E-defence”, nella città di Miki vicino Kobe. Questa permette di analizzare, simulando le condizioni reali dei più forti terremoti, la risposta tridimensionale dinamica di strutture ed edifici in scala reale e i processi di rottura e distruzione, permettendo quindi di calibrare e validare le capacità di progettazione di strutture terremoto-resistenti. Nel 2007, il CNR IVALSA insieme ad altre istituzioni fecero un eccezionale test su un edificio di 7 piani costruito in legno con sistema X-Lam, evidenziando come questo, dopo 10 terremoti consecutivi, aveva mantenuta inalterata la struttura. Anche nel campo della vulcanologia, il NIED, come l’INGV, oltre a promuovere la ricerca, si occupa del monitoraggio di alcuni vulcani attivi giapponesi che ricadono sotto la giurisdizione del Governo Metropolitano di Tokyo, quali il Monte Fuji che sovrasta la città di Tokio, il Miyakejima e l’Izu Oshima, situati su due isole di fronte alla baia di Tokio.  Alla cerimonia del 27 luglio a Tsukuba per la ratifica del MoU, tenutasi presso la sede del NIED, hanno partecipato oltre al Presidente Prof. Yoshimitsu Okada, il Dr. Eisuke Fujita, il Dr. Shoji Sekiguchi (Direttore del Earthquake and Volcano Research unit), il Dott. Mauro Coltelli e il Dott. Domenico Patanè in rappresentanza dell’INGV. Dopo la cerimonia sono state visitate la sede del NIED ed alcune delle sue infrastrutture di ricerca. In una di queste è situata una tavola vibrante 1-D che permette di eseguire test su modelli di strutture in scala 1/3, che sono preparatori per pianificare i test sulla tavola 3-D “E-defence”. E’ stata anche visitata un’altra infrastruttura che rappresenta il più grande impianto sperimentale al mondo per simulare le precipitazioni piovose e i loro effetti sul terreno. Tale apparato può produrre precipitazioni d’intensità compresa tra 15 e 200 mm/h ed è utilizzato per condurre ricerca sulle frane, sulle colate detritiche torrentizie, sull’erosione del suolo, sulle inondazioni in area urbana, ecc. La firma del MoU (memorandum d’intesa), come affermato dal Presidente dell’INGV Prof. Stefano Gresta, in un suo commento “rappresenta un importante primo passo per la collaborazione tra i ricercatori dei due istituti”. Sulla stessa linea il Presidente del NIED Prof. Yoshimitsu Okada ha commentato che l’accordo è una grande opportunità per “poter promuovere ricerche in cooperazione e scambiare conoscenze”, e come possa essere considerato di buon auspicio il fatto che la firma sia avvenuta nell’anno in cui i due vulcani Etna e Fuji sono stati contemporaneamente nominati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

c.s.

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