Tares, Imu, Addizionale Irpef e acqua sono le principali tasse che i calabresi sono costretti a pagare. In un periodo di crisi nazionale, diminuire la pressione tributaria è un sogno che da oggi però diventa realtà grazie alla “legge regionale n.20 del 2 Maggio 2013” Legge già operativa nonostante i rilievi ostativi contenuti nella scheda tecnica di accompagnamento sottoscritti dall’Ufficio legislativo di Palazzo Campanella circa presunte criticità dell’impianto. “Questa legge cosi tanto criticata dalla sinistra, non è stata impugnata dal Governo Nazionale”. Queste le prime parole del Governatore Scopelliti che continua – “questa legge consente ai comuni in predissesto o in dissesto, che hanno a disposizione un patrimonio edilizio da poter mettere a disposizione, di andare incontro ai cittadini, cioè alcuni dei tributi possono essere alleggeriti nei confronti delle famiglie”. Uno strumento straordinario che dà una risposta significativa a chi in aula e fuori criticò la nascita di questa nuova legge rea di non avere una ripercussione positiva sul territorio. Presenti alla conferenza stampa tenutasi a Palazzo Campanella anche l’assessore alle Attività produttiva Demetrio Arena che già in tempi non sospetti aveva previsto un pieno di rientro triennale dal deficit, iniziando a realizzare un programma che si muoveva su due linee: razionalizzazione della spesa e dismissione del patrimonio edilizio. “Al momento del mio insediamento il problema era già esploso – dichiara Arena – non essendoci liquidità si è deciso di dismettere il nostro patrimonio edilizio, ma piazzare i “gioielli di famiglia” come il Miramare è un’impresa, istituire un bando e assegnare le case popolari no, cosi è stato fatto. L’ex Sindaco di Reggio Calabria svaria da un argomento ad un altro, ponendo l’accento sulla questione PEO, dichiarandosi estraneo ai fatti considerando la PEO una questione risalente a Naccari Carlizzi ai tempi della giunta Falcomatà. Al tavolo hanno partecipato anche il professor Pozzoli, docente dell’Università Partenope, nella veste di consulente della presidenza regionale, Candeloro Imbalzano, Gianni Nucera e Alessandro Nicolò. E’ chiaro che la nuova norma potrà essere recuperata anche dai Commissari straordinari che gestiscono il comune di Reggio per redigere le linee guida del piano di rientro dal pre-dissesto, tenuto conto che la Sati, la società individuata dalla Giunta Arena per individuare il complesso dei beni immobili e per il recupero dell’evasione fiscale, aveva indicato intorno ai duecento milioni di euro il valore degli immobili. Una cifra che da sola basterebbe a cancellare il debito di 118 milioni di euro certificato dal Ministero dell’Economia con una riserva finanziaria davvero consistente.
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