Riscatto morale per Giusy Versace che questa mattina ha corso la finale dei 200 metri (cat.T43 e T44) dei Campionati del Mondo di Lione in 3057, giungendo settima. A differenza della prova negativa nelle qualificazioni dei 100 metri di mercoledì scorso, questoggi la Versace ha saputo trovare la giusta concentrazione e, malgrado la prima corsia e il forte vento che le soffiava in faccia sul rettilineo (-1.6), dopo un discreto avvio dai blocchi è riuscita a spingere bene in curva e poi distendersi e recuperare posizioni e metri sul finale. La gara è stata vinta della campionessa olimpica, lolandese Marlou Van Rhijn in 2674 sullidolo di casa, la francese Marie-Amelie Le Fur che ha corso in 2741 e terza la britannica Sophie Kamlish che ha corso in 28″71. Durante la stagione Giusy era scesa una sola volta sotto il muro dei 30, al meeting di Hengelo (Olanda) dove aveva corso in 2974 lo scorso 8 giugno. “Oggi ho dato tutto quello che potevo e quindi non ho nulla da rimproverarmi racconta al traguardo la calabrese speravo nel personale ma almeno, a differenza della gara sui 100 metri dove sono andata in tilt di testa, oggi ho attaccato dal primo metro. Ho corso senza pensare alle mie avversarie e non ho quasi neppure sentito il vento contro e la curva stretta della prima corsia. Lunica cosa che ricordo è che mi si è spostata un pò la protesi sul finale e questo mi ha dato fastidio. Torno da questo mondiale con tante emozioni, positive e negative, ma che di sicuro hanno arricchito il mio bagaglio personale di atleta. Adesso mi concedo un po di vacanza e poi a settembre dovrei correre al meeting di Bruxelles i 200 metri.
c.s. – Manuela Merlo