Sono 65 le persone arrestate fino ad ora dalla polizia di Catanzaro in una maxi operazione a Lamezia Terme. Tra gli indagati e gli arrestati, legati a vario titolo alla ‘ndrangheta, ci sono anche politici, imprenditori, avvocati, medici e appartenenti alla polizia penitenziaria. Associazione per delinquere di stampo mafioso, l’ipotesi di reato contestata a gran parte degli indagati dagli inquirenti che, al termine delle indagini sfociate nel blitz di oggi, hanno ritenuto di far luce anche su diversi omicidi verificatisi in una violenta guerra di mafia che, tra il 2005 ed il 2011, ha lasciato numerose vittime sul campo, a Lamezia Terme. Centinaia gli episodi estorsivi nei confronti di attività imprenditoriali e commerciali ricostruti nelle carte messe insieme dai poliziotti della Squadra mobile, nel corso di un’ indagine che avrebbe smascherato anche il sistema adottato da una famiglia locale per finanziare gli acquisti di armi e stupefacenti, nonché per garantire il pagamento degli stipendi ai numerosi affiliati. La partecipazione in questo settore, è anche quella dei professionisti coinvolti nell’inchiesta, presunti protagonisti di un vorticoso sistema di truffe assicurative, andato avanti grazie ad una lunga e meticolosa catena di complicità che si sarebbe avvalsa della collaborazione di un gruppo composto da assicuratori, periti, carrozzieri, medici e avvocati, operanti sul territorio di Lamezia Terme. Dalle indagini è emerso anche che dal sistema-truffe arrivavano nelle casse della cosca, ogni anno, milioni di euro, di cui beneficiavano anche i professionisti che concorrevano con la cosca.