Alla manifestazione sulle problematiche connesse alla legge sugli scioglimenti
Da San Luca all’incontro col Prefetto Piscitelli. Le strategie del movimento di Paolo Ferrara
Ricordo ancora gli interminabili preparativi per organizzare l’evento di San Luca lo scorso 2 giugno, ricordo le continue chiamate dalla Questura di Reggio Calabria per monitorare i nostri movimenti, ma di certo non potrò mai scordare le espressioni di gaudio ed i ringraziamenti della popolazione per quello che stavamo facendo per loro. L’evento, definito “antistato”, ha fatto così scalpore al punto da conquistare le prime pagine dei giornali locali e destare il grande interesse di quelli nazionali.
In quell’occasione la politica era assente, in qualche caso anche con giustificazioni quasi scolaresche. Nessun politico ha voluto metterci la faccia, provando almeno a difendere la “dignità” di quella popolazione “vittima di antidemocrazia”. L’unico “highlander” è stato l’amico consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri che, sensibile alla tematica, non solo si è esposto, ma ha compartecipato sin da subito alla realizzazione dell’evento. Da allora di strada ne abbiamo fatta, da Gioia Tauro a Roccaforte, da Lamberti a Dal Torrione, sino ad arrivare alla fatidica data del 9 luglio quando, alle ore 10:30 insieme ad una delegazione capitanata dal sottoscritto, si è varcato il portone del Palazzo del Governo, incontrando direttamente Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli. L’incontro è stato molto costruttivo ed ha evidenziando la disponibilità e le grandi doti umane della massima carica del governo territoriale. Dopo circa 3 ore di task-force in perfetta sintonia si convenuto sulle medesime conclusioni: “la legge che disciplina lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose dovrà essere rivista, ma a cambiarla ci dovrà pensare chi ha il potere legislativo”. Prima di giungere alla modifica legislativa, noi col movimento, per contribuire alla rivisitazione della normativa, stiamo continuando a portare avanti le nostre iniziative, necessarie a conoscere e studiare le realtà “attenzionate” da decreti di scioglimento, con l’obiettivo di redigere, caso per caso, un “dossier” necessario ad evidenziare le criticità della legge in vigore. Soltanto dopo aver raccolto le esperienze di chi ha “subito” questa legge, sarà possibile evidenziarne realmente le limitazioni e, solo allora, dovrà con forza intervenire il potere legislativo assumendosi le responsabilità di concretizzare le azioni necessarie a ridare pari dignità a tutte quelle realtà vittime di democrazia interrotta. Ferrara conclude: aderiamo con grande entusiasmo a questa iniziativa fortemente voluta dall’amico Oreste Romeo, coordinatore provinciale della lista Scopelliti Presidente, sensibile sin da subito a questa calda tematica, con l’unico obiettivo di trasmettere a tecnici e legislatori presenti, concrete testimonianze finora raccolte dal movimento durante il suo tour, che evidenziando di già alcune prime incongruenze sulle limitazioni dell’attuale legge. Azzeccatissima anche la location “Luna Ribelle”: ribelliamoci mettendo in discussione la normativa che disciplina lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose, il cosiddetto decreto “Taurianova” n.164/91 ritenendone necessaria una revisione, viste soprattutto le notevoli e “attuali” limitazioni riguardanti la pluralità di scioglimenti “subiti” da uno stesso ente. Ribelliamoci insieme per ridare serenità agli amministratori attuali e futuri e, soprattutto, ribelliamoci insieme per essere “Liberi di Ricominciare”.