L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’ufficio stampa ella Giunta – ha presieduto l’incontro sull’insediamento della commissione tecnica, istituita dalla Giunta regionale, per la stesura delle linee guida propedeutiche alla redazione dei piani di classifica da parte dei consorzi di bonifica. Al tavolo tecnico hanno preso parte il direttore generale dell’Associazione nazionale delle bonifiche Annamaria Martuccelli, il dirigente regionale del settore foreste e forestazione Giuseppe Oliva, il dirigente regionale del settore affari generali Giuseppe Calabretta, il presidente regionale dell’Unione regionale delle bonifiche dell’irrigazione Marsio Blaiotta e alcuni rappresentanti dei consorzi di bonifica calabresi. L’assessore Trematerra nel ribadire la forte necessità di giungere all’approvazione delle linee guida, ha parlato di “un passo necessario per dare senso compiuto a quanto fatto fino ad oggi e per garantire equità impositiva. Dopo una serie di incontri– ha proseguito – oggi siamo qui per dare il via ufficiale alla formulazione di un strumento condiviso e che tenga presente il più possibile delle reali esigenze del mondo consortile. I criteri ai quali dobbiamo lavorare – ha spiegato l’esponente della Giunta -, in massima sinergia con i consorzi, non costituiscono semplicemente una questione tecnica, ma saranno anche frutto di scelte di carattere politico. L’auspicio è quello di giungere ad una visione di carattere generale già alla fine del mese di agosto, per arrivare a settembre all’approvazione definitiva. E questo, in piena sintonia con la Legge regionale n. 11 del 2003, affinché i consorzi di bonifica calabresi possano dotarsi di quei piani di classifica, che rappresenteranno uno strumento indispensabile per l’individuazione dei benefici, derivanti dalla opere di bonifica ed idrauliche, necessari all’imposizione dei tributi ai consorziati in maniera equa e razionale. I piani di classifica – ha concluso Trematerra – dovranno costituire uno strumento valido a 360 gradi, in modo da garantire l’omogeneità nei confronti dei territori, nell’interesse di tutti i consorzi e naturalmente della Regione”. Il direttore generale dell’Anbi Martuccelli ha sottolineato “che il compito della Regione è quello di individuare i criteri direttivi che serviranno ad indirizzare le future attività di ogni consorzio. Le linee guida devono tener conto dei benefici sia di natura idraulica e di quella agricola, ispirati ai principi inseriti nelle leggi regionali, e che tengano conto delle realtà territoriali con riferimento alle situazioni catastali e delle opere esistenti nei vari comprensori. Inoltre – ha detto ancora Martuccelli – le linee guida devono indicare la natura del beneficio, distinguendo tra quello idrico e quello agricolo. Nel contempo i consorzi dovranno definire il quadro conoscitivo territoriale, così da poter applicare successivamente i criteri direttivi individuati dalla commissione tecnica regionale”.
c.s.