Pedà: «L’atteggiamento del governo ha reso lo sciopero inevitabile»

Gli impianti autostradali resteranno chiusi dalle 22 di questa sera fino alle 6 del 19 luglio

«L’incomprensibile atteggiamento del Governo che ha deciso di non intervenire per garantire il rispetto delle leggi e degli accordi sottoscritti, ha reso inevitabile lo sciopero dei gestori degli impianti autostradali». Così Giuseppe Pedà, presidente Nazionale dei Giovani imprenditori della Figisc, commenta la decisione dei gestori autostradali degli impianti di carburante che resteranno chiusi dalle 22 di questa sera (16 luglio) fino alle 6 del 19 luglio. Secondo l’esponente di Confcommercio «il governo rimane inerte, sancendo così una anomala alleanza con i petrolieri e i concessionari autostradali, a scapito di centinaia di imprese in difficoltà e di oltre sei mila lavoratori che rischiano di perdere definitivamente il proprio reddito». «La difficoltà degli impianti – continua Pedà – non è da addebitare alla crisi economica, ma a royalty e prezzi dei carburanti che hanno raggiunto livelli spaventosi e che sono i più alti d’Europa». «Non possiamo restare immobili a guardare – conclude Pedà – mentre la situazione continua ad aggravarsi. Per questo confermiamo la prima tornata di chiusure delle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali italiane, tangenziali e raccordi compresi, che prenderà avvio dalle ore 22.00 del 16 luglio, terminando alle ore 6.00 del 19 luglio prossimi».

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