E’ appena trascorsa l’emergenza immondizia nella nostra città ed invece sembra che poco sia cambiato a causa della maleducazione piuttosto diffusa che vede tanti cittadini abbandonare i rifiuti così detti pesanti dentro o appena a lato dei normali cassonetti oppure non tenere conte dell’orario per buttare la spazzatura (se venisse rispettato da tutti ci eviterebbe di vedere i cassonetti colmi il giorno dopo). Ma è sui rifiuti pesanti che occorre fare una riflessione più approfondita, quintali di frigoriferi, scalda bagni, televisori, mobilio di ogni genere e quant’altro non occorre più in casa, ogni giorno si può “reperire” in città. L’assurdità è che esiste un servizio che offre il comune di Reggio Calabria, grazie al quale chiunque può recarsi e lasciare in maniera del tutto gratuita, previa registrazione, i propri rifiuti pesanti . Il nome di questo luogo è Isola Ecologica, gestita dalla società da Leonia (Via Al Foro Boario, numero verde 80023399). Non si capisce quindi perché il reggino continui a lasciare i suoi elettrodomestici ormai rotti per le strade della città, potrebbe essere un problema di pigrizia? Di ignoranza? No a parere di chi scrive è solamente un problema di educazione o meglio di cultura dell’educazione, nemmeno gli animali più selvaggi sporcano dove vivono. A Reggio invece, duole dirlo, ancora nel 2013, la gente butta via anche le cartacce (quando va bene) dall’automobile in corsa. Queste persone non hanno alcun amore per la città in cui vivono e nessun rispetto per chi la abita e la vuole invece migliorare. Sono spesso le stesse persone che poi magari si trovano a soggiornare in altre città e comportandosi però in maniera impeccabile. Perché se così non lo facessero, lì troverebbero qualcuno che li richiamerebbe all’ordine in maniera istantanea se non il vigile o il funzionario di turno che li multerebbe salatamente. Per coloro che invece siano impossibilitati a muoversi o non dispongano di un mezzo adatto o capace di trasportare i propri rifiuti ingombranti esiste un servizio, offerto sempre dalla stessa ditta che serve il comune, che dietro un piccolo corrispettivo economico ritira, trasporta e smaltisce il tutto. La riflessione odierna non vuole offendere nessuno, vorrebbe invece sensibilizzare l’opinione pubblica, e vorrebbe che chiunque veda un altro sporcare la città, lo faccia sentire a disagio. Se tutti facessimo così, forse quella attiva minoranza di personaggi irrispettosi delle basilari norme di educazione e civiltà si porrebbe la questione di coscienza.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.