La proposta del coordinatore nazionale dei Giovani imprenditori di Confcommercio Giuseppe Pedà al tavolo per l’imprenditoria giovanile a cui ha partecipato il ministro Zanonato.
Dare una nuova vita ai capannoni sorti con i finanziamenti della legge 488 e rimasti inutilizzati e assegnarli alle nuove imprese con idee innovative. E’ questa una delle proposte che il coordinatore nazionale dei giovani di Confcommercio, Giuseppe Pedà, ha esposto ai tecnici del ministero dello Sviluppo economico durante l’incontro al tavolo per l’imprenditoria giovanile a cui ha partecipato il ministro Flavio Zanonato. «La Confcommercio Giovani ha messo in campo numerose iniziative per agevolare le startup. – ha dichiarato Pedà – Sta creando una fondazione per finanziare le nuove imprese e offre da tempo assistenza su tutto il territorio nazionale ai neo-imprenditori per supportarli in tutte le fasi di avvio dell’impresa, dalla verifica del progetto alla consulenza societaria, dalla contrattualistica alla ricerca di opportunità di finanziamento, fino alla formazione professionalizzante. Utilizzare i capannoni – ha aggiunto il coordinatore nazionale – avrebbe una duplice funzione. In primo luogo costituirebbe un grande aiuto per chi vuole entrare nel mercato creando nuovi posti di lavoro. Inoltre – ha proseguito – avrebbe anche una grande valenza simbolica perchè i capannoni abbandonati sono dei monumenti al fallimento di un modo sbagliato di fare impresa. Riappropriarsi di quegli spazi, assegnarli ai giovani e dargli nuova vita sarebbe un grande risultato e il simbolo di una nuova fase». Un esperimento del genere è già stato avviato con grande successo. «A Ferrara la vecchia caserma dei Vigili del Fuoco – ha argomentato Pedà – è stata assegnata per cinque anni a un’associazione che ha dato vita alla prima factory creativa dell’Emilia Romagna. la factory favorisce l’avvio di start – up dando in maniera gratuita gli spazi necessari. In questa prima fase il progetto, chiamato “Spazio Grisù”, – ha dichiarato ancora il coordinatore nazionale di Confcommercio – ha già prodotto grandi risultati, riuscendo a creare, in meno di un anno, oltre 20 imprese e decine di nuovi posti di lavoro». I Giovani imprenditori di Confcommercio hanno inoltre individuato tre priorità su cui lavorare insieme ai tecnici ministeriali: «l’accesso al credito; la semplificazione amministrativa e l’internazionalizzazione delle imprese, sono gli argomenti su cui incentreremo i prossimi incontri del tavolo per l’imprenditoria giovanile. – ha concluso Pedà – Su questi temi si decide infatti il futuro delle nostre imprese. Stiamo studiando diversi interventi in grado di portare risultati concreti in tempi molto brevi».
c.s.