“La tassa sulla proprietà sulla prima casa dovrebbe essere mantenuta per ragioni di equità ed efficienza e la revisione dei valori catastali accelerata per assicurare l’equità”. Questo è un estratto di quello che il FMI ( Fondo Monetario Internazionale) “suggerisce” al nostro esecutivo, che sembra ricevere, in questo modo, un insperato “aiuto” per non abolire cio’ che PDL, Lega e tutto centro-destra, oltre che la maggior parte degli italiani, cerca di fare. Un suggerimento che rinforza le posizioni PD sempre restio e titubante sulle proposte del Cavaliere, se possiamo permetterci di pensarlo. Quasi in contemporanea arrivano le dichiarazione del ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, che ammette : “terremo conto dell’opinione del Fondo Monetario Internazionale sul tema Imu che, per altro, era nota ex ante e l’obiettivo è di trovare il consenso all’interno della coalizione. Stiamo lavorando su questa linea”. Il presidente di Confindustria ribatte : “Penso che sull’Imu ci sia la possibilità di intervenire, non ho sentito negatività particolari, credo che in termini economici sia più difficile l’intervento sull’Iva”. Le reazioni del PDL sono state quasi immediate e arrivano per prime dalla candidata alla vicepresidenza della camera, Daniela Sntanchè che dichiara : “L’indicazione del Fmi di lasciare l’Imu è un attentato alla sovranità nazionale e se il ministro Saccomanni dovesse, come pare, darvi seguito, si prepari a cercare un’altra maggioranza per il suo governo”. Il governo, aggiunge Renato Brunetta, “terrà conto soprattutto della sua maggioranza”. Non mancano le reazioni di Gasparri che con un Tweet rende noto : “Su Imu prima casa intollerabile interferenza del Fmi. Si facciano gli affari loro”; gli fa eco Cicchito : “Non siamo assolutamente d’accordo con la posizione del Fondo monetario internazionale in relazione all’Imu sulla prima casa. Proprio per ragioni di equità, e anche per potenziare la domanda, riteniamo che debba essere abolita”; che conclude : “oggi il premier Letta non ha nascosto le difficoltà sul reperimento delle risorse anche riguardo al blocco dell’aumento dell’Iva, ma siamo certi che alla fine riusciremo a trovarle dai tagli alla spesa pubblica”.
Possiamo affermare che oltre alle normali fibrillazioni che caratterizzano questi ultimi esecutivi, e vuoi per guerre interne al PD, e vuoi per dichiarazioni “involontarie” , ci si mettono anche fonti esterne, che sinceramente non dovrebbero intromettersi sulle decisioni dei governi in merito alle politiche economiche, dato che il nostro paese, Grazie al Cielo, non ha avuto bisogno dei loro “aiuti” e quindi sono “critiche” e “suggerimenti” fuori luogo. Ma queste sono considerazioni da uomo di strada, di “comune mortale” e non di grande economista.