L’adesione al “Programma ordinario convergenza Calabria (Poc)”, deliberata oggi dalla Giunta regionale, prevede di destinare 433,2 milioni di euro al sostegno del sistema produttivo calabrese, e alla salvaguardia di alcuni interventi in ritardo di attuazione, ma considerati strategici. Le risorse provengono dalla rimodulazione dei due programmi operativi POR Calabria FESR e POR Calabria FSE 2007/2013, in adesione alla terza fase del Piano di azione e coesione, siglato a fine 2011 tra il Governo e la Commissione europea. La riprogrammazione realizzata dalla Regione Calabria – informa una nota dell’Uffiico stampa della Giunta – prevede il finanziamento di due tipi di interventi: misure cosiddette “anticicliche” per sostenere impresa e lavoro a fronte della crisi economica, per 244,7 milioni di euro, e salvaguardia dei progetti in ritardo, per 188,5 milioni di euro. Scopo del Piano è quello di rilanciare i programmi comunitari che mostrano rallentamenti, garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcuni ambiti di intervento individuati come prioritari, anche ai fini del perseguimento degli obiettivi della nuova programmazione Europa 2020. Il percorso che ha portato all’adesione al Poc è anche il frutto dell’istruttoria condotta con il Partenariato Economico e Sociale,che ha individuato interventi aggiuntivi con effetto diretto su impresa e lavoro. Tra le misure anticicliche previste, e solo per citarne alcune, per quanto riguarda le risorse del fondo FESR (373 milioni di euro circa) ci sono interventi per la promozione del turismo (70 milioni di euro), agevolazioni fiscali per le micro e piccole aziende in aree di disagio socio-economico(56 milioni di euro), incentivi al rinnovo del parco macchine per le imprese (40 milioni di euro); per quanto riguarda le risorse del fondo FSE (60 milioni di euro), invece, in programma c’è il rifinanziamento del credito d’imposta (25 milioni di euro), il potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale di qualità (10 milioni di euro), l’aiuto alle persone con elevato disagio sociale (5 milioni di euro). Tra gli interventi di salvaguardia degli interventi in ritardo, dal Fesr arriveranno 87 milioni di euro per i Progetti integrati di sviluppo urbano (Pisu), e circa 67 milioni per le Case della salute, mentre il Fse destinerà 20 milioni di euro a interventi a favore dell’occupazione. “Il Programma – ha detto l’Assessore alla Programmazione Nazionale e comunitaria Giacomo Mancini – rappresenta un’opportunità concreta di aiutare le tante aziende e i tanti lavoratori calabresi alle prese con le conseguenze della grave crisi economica oltre che un modo di salvaguardare interventi in ritardo di attuazione ma determinanti per lo sviluppo della Regione e la qualità della vita dei cittadini”. Previsto anche un innalzamento dei tassi di cofinanziamento comunitario (nelle regioni obiettivo convergenza come la Calabria fino al 75%), e una contestuale riduzione delle risorse programmate con i Programmi operativi regionali e nazionali. Gli interventi potranno quindi essere realizzati al di fuori della tempistica prevista dalla regolamentazione comunitaria, e concentrarsi in modo più efficace sul conseguimento dell’obiettivo.
c.s.