Forse è giunto il tempo che il Governo valuti con molta attenzione l’operato dell’Ing. Mauro Moretti per porre fine alla spiccata abitudine di considerare il Gruppo Ferrovie dello Stato come cosa propria e non, invece, come concessionaria preposta a garantire un equo servizio sull’intero territorio nazionale.
Siamo italiani nati casualmente in Calabria ed intendiamo riaffermare, con vivo disappunto, l’inadeguatezza dell’amministratore delegato di FS che fino ad oggi si è distinto più per la sua inclinazione a considerare il servizio ferroviario un bene non per tutti, destinato soprattutto per le aree più ricche del Paese.
Il Partito Repubblicano Italiano, con in testa il suo segretario nazionale On. Francesco Nucara non può che essere al fianco del Presidente della Provincia di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Raffa per aver manifestato il proprio disappunto in merito alla miope conduzione dell’azienda concessionaria e per l’incomprensibile ritardo nella realizzazione del collegamento ferroviario tra il porto di Gioia Tauro e la linea ferrata.
Non vorremmo che questa sia una raffinata strategia per rinviare nel tempo il decollo del più importante porto di transhipment del mediterraneo, per favorire il consolidamento delle realtà portuali del nord del Paese.
Già in altre occasioni, e per ultimo durante la stesura della mozione Calabria, il segretario nazionale del PRI, aveva stigmatizzato l’operato del massimo responsabile di FS e non aveva esitato a chiederne l’allontanamento, non trovando, peraltro, sostegno da parte della leadership politica calabrese.
Non vorremmo che l’ing. Moretti avesse smarrito la mission di FS che è quella di assicurare a tutti i cittadini italiani il diritto alla mobilità, senza discriminazione per i residenti nelle regioni meridionali, già, peraltro, fin troppo penalizzati dalla carenza di valide alternative e costretti a sopportare servizi inadeguati e costi insostenibili.
Non vorremmo che per responsabilità dell’ing. Moretti il gateway di Gioia Tauro non fosse mai realizzato e che tale opera incompiuta penalizzasse oltremodo il rilancio del porto, con le conseguenze economiche e sociali che avrebbe per la realtà calabrese.
All’Ing. Moretti consigliamo di dedicarsi con più attenzione alle problematiche meridionali, senza per questo dover rinunciare alle soddisfazioni che gli derivano dai numerosi incarichi internazionali, perché non possiamo immaginare una rete europea efficiente e competitiva di trasporti se in Italia alcune regioni vivono, di fatto, isolate.
c.s. – La Segreteria provinciale del PRI