Tilde Minasie Gabriella Albano sulla legge contro violenza di genere

vvQuando alla luce dei drammatici avvenimenti che rimbalzano dalle cronache quotidiane del nostro Paese, come donne in primis e come consiglieri regionali poi, Tilde Minasi e Gabriella Albano hanno pensato di impegnarsi in prima linea contro il terribile fenomeno della violenza di genere, sono partite da un assunto ben preciso. Una considerazione, riteniamo, semplice ma significativa e cioè il voler dar vita ad uno strumento davvero utile attraverso il contributo di chi, quotidianamente, vive a contatto con determinati episodi. L’apertura, quindi, verso le Forze dell’Ordine, le scuole, le associazioni di settore, le Aziende Sanitarie, e la stessa Commissione Pari Opportunità che noi rappresentiamo: coloro che, in sintesi, si trovano a dover affrontare i diversi volti della violenza intra ed extra domestica o coloro i quali possono attuare, come i docenti e le famiglie, un’opera concreta di sensibilizzazione per un’auspicabile inversione di cultura. Una legge che raccogliesse diversi input quindi e la cui redazione definitiva fosse il frutto di dialogo e confronto. Sulla base di questa volontà, che i consiglieri Minasi e Albano hanno palesemente espresso più volte, siamo certe che le due componenti della massima assise regionale, abbiano accolto positivamente le indicazioni che la collega Franca Milazzo ha voluto fornire a mezzo stampa. Riteniamo che si stia affrontando, infatti, un cammino che vuole essere il più possibile indirizzato ad un’unità d’intenti, all’idea che le donne debbano fare squadra per poter produrre delle positività senza desideri di primogeniture. Proprio perché tutte crediamo in questo concetto, è importante ribadire che si tratta di una bozza che sarà completata con le indicazioni man mano raccolte nel corso degli incontri organizzati ed ai quali abbiamo partecipato attraverso la presenza della presidente Cusumano che, come abbiamo pure appreso dagli articoli di giornali, sta supportando, sulla scia del lavoro svolto in questi anni dalla C.P.O., l’iter intrapreso dalla Minasi e dalla Albano.

Ecco perché reputiamo necessario specificare che nella bozza (al vaglio di tutti coloro incontrati in questi ultimi giorni) è stata recepita la legge regionale proposta dal consigliere Frascà, infatti, la proposta di legge Minasi – Albano è complementare alla legge 20/2007 richiamata dalla collega Milazzo. La legge regionale 20/2007, tra l’altro, si occupa esclusivamente dei centri anti violenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà, ma non fornisce una normativa completa e di ampio respiro per il contrasto alla violenza di genere. Il pl Minasi – Albano prevede, invece, attività di formazione, prevenzione e aiuto, tanto che istituisce la rete regionale antiviolenza, solo accennata dalla legge regionale 20/2007; promuove iniziative di prevenzione e sensibilizzazione e soprattutto formazione sul tema, invece la legge 20/2007 interviene solo una volta che la violenza è già stata consumata, dando molta rilevanza alla scuola e alle aziende ospedaliere e sanitarie; introduce il codice rosa ed istituisce il Centro di raccolta e analisi degli indicatori di violenza di genere.

Questo come indicazioni generali, poiché, come già precisato si tratta di un prospetto aperto a sollecitazioni ed indicazioni, del quale anche noi come CPO siamo state investite affinché il risultato fosse il migliore possibile. Da sottolineare, inoltre, che la proposta Minasi – Albano si riferisce non solo alla violenza di genere, cioè non è dedicata esclusivamente alla donna ma a tutte le vittime di tali accadimenti. Da accogliere con attenzione le dichiarazioni di Franca Milazzo, ma nel contempo sarebbe auspicabile che non si parli mai di inutilità del dialogo su certe tematiche. Ribadiamo, ci mancherebbe altro, la bontà della legge Frascà, ma ci fa anche piacere ricordare come sia significativo che si intervenga preventivamente, prima di parlare di ospitalità nei centri: a questo soprattutto di rivolge la legge Minasi – Albano. In ogni caso, per fornire ulteriori precisazioni, sappiamo che certi argomenti esposti dalla Milazzo (ad esempio costituzione parte civile nei processi, osservatorio, reperimento fondi per gli spazi di accoglienza) sono già stati oggetto di confronto tra i consiglieri regionali e la stessa presidente Cusumano.

 comunicato stampa

Antonella Naim – Caterina De Stefano

Commissarie Regionali Pari Opportunità

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