Finalmente si è passati dalle parole ai fatti, Equitalia l’ente di riscossione divenuto il terrore degli italiani è stato radicalmente ridimensionato nei poteri. Il provvedimento, il primo vero e proprio atto del governo Letta rivolto al sostegno dell’economia in difficoltà, ha visto la luce dopo un’interminabile riunione, circa 5 ore, del Consiglio dei Ministri. Sancita e santificata la decisione dell’impignorabilità della prima casa, provvedimento fortemente voluto dalla parte pdellina.
Mercoledì saranno varati una serie di provvedimenti che sono rivolti alla semplificazione burocratica e allo snellimento del rapporto di cittadini e imprese. Venerdì il programma prevede invece il “pacchetto lavoro”, sono state annunciate riduzioni sulle bollette per circa 550 milioni di euro, investimenti per 5 miliardi invece saranno destinati a sostenere le imprese che investono in nuovi macchinari e 3 miliardi di euro andranno alle opere pubbliche il che dovrebbe ripercuotersi positivamente sulla creazione di nuovi posti di lavoro (previsti circa 30.000).
Il decreto rimodulerà anche le tassazioni sulle barche, eliminandola per quelle più piccole e dimezzandola per quelle di medie dimensioni. Si prevede lo sgravio di oneri per circa 450 milioni di euro per il settore delle imprese. L’insegnamento dovrebbe giovarsi di 3000 nuovi assunti tra professori e ricercatori.
Un importantissimo passo in avanti è stato compiuto verso la liberalizzazione di internet, adesso non sarà più necessaria la registrazione personale per accedere alle aree di wi-fi pubblico. Provvedimenti quindi molto ma molto pesanti che dovrebbero dare respiro all’economia italiana. Ma sopratutto rivoluzionaria la rivisitazione di Equitalia, per ridare fiducia ai cittadini nei confronti del fisco che finalmente potrebbe essere recepito come necessario ma amico. Ora è strutturato per aiutare, i contribuenti in difficoltà nel pagamento dei loro tributi con diversi strumenti tra i quali l’aumento della rateizzazione senza aggredire i beni fondamentali.
Fabrizio Pace