Dai risultati diffiusi dal ministero dell’Economia per le dichiarazioni dei redditi 2012 che riguardano l’anno 2011, alcune categorie di lavoratori italiani portano a casa meno di 18.000. Il riferimento riguarda i taxisti, i proprietari di bar, i gioiellieri, gli autosaloni ed i parrucchieri. L’incongruenza emergerebbe incrociando i dati dei dipendenti che dichiarano invece spesso più di 20.000 euro, in poche parole in molti casi i dipendenti guadagnano più dei proprietari. In base agli studi di settore invece le prime quattro posizioni contributive sono detenute da Notai, Farmacisti, Archietti e Avvocati. Riassumendo il reddito medio dichiarato è risultato pari a 28.000 euro per le persone fisiche, 38.400 euro per le società di persone e 32.000 euro per le società di capitali ed enti. Alcune discoteche e locali invece dichiarano non guadagni ma perdite. Un quadro allarmante che palesa oltre un’ eventuale evasione fiscale anche una recessione di tutto il sistema economico italiano. La disoccupazione ha raggiunto cifre incredibili mai così alte dal 1977 chiuse migliaia di partite iva. I giovani sono i più colpiti da questo periodo “nero” del ciclo economico nazionale poichè circa il 40% di loro è disoccupato ed ha perso la speranza di trovarlo. Il “Bel Paese” risulta inoltre tra i primi in Europa per emigrazione di forza lavoro. Il governatore della Banca d’Italia, Visco, chiede riforme immediate per un paese che sembra fermo a 25 anni fa.
Fonte dati ( Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia)
