Le amministrative si sono concluse,molti comuni importanti, vedi ROMA, BRESCIA, ANCONA, VITERBO, TREVISO, AVELLINO, BARLETTA, IGLESIAS, IMPERIA, LODI e SIENA andranno al ballottaggio fra candidati del centrosinistra e centrodestra. Prima evidenza di queste amministrative è il cosidetto “flop” di Grillo e del suo M5S, dato subito smentito dal sindaco M5S per antonomasia Pizzarotti che afferma : “Siamo in profonda crisi? No, sono entrati in tutti i comuni i nostri consiglieri. Fino a l’altro ieri questa sarebbe stato un grande successo, adesso invece c’e’ chi fa il paragone con le nazionali dimenticando che sono contesti diversi” e Grillo ribatte : “Il M5S ha commesso errori, chissa’ quanti, ma e’ stato l’unico a restituire 42 milioni di euro allo Stato” e conclude criticando chi continua a votare PD-PDL affermando che continuando così il Paese “si sta condannando a una via senza ritorno”e continuando al suo solito modo grillo delinea due tipi di “Italie” in questa maniera : “esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per sé stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c’é scritto ‘Teniamo famiglia’; queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L’Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell’Italia B, ma quest’ultima sta morendo”…possiamo notare come la prima lezione di “politichese” i M5S l’hanno subito imparata, come tutti i partititi nessuno ha perso, escono tutti vincitori…
Il secondo dato che possiamo notare è la riconferma al primo turno di molti sindaci e giunte Pd a scapito del PDL e della Lega che sembra uscirne “affaticata”. Ma osservando bene il primo ed il secondo punto possiamo affermare che il vero partito uscito vincitore da queste prove elettorali è il partito dell’astensionismo, ormai unico partito ad avere la vera maggioranza… Forse i nostri politici, la nostra classe “dirigente” dovrebbe prendere atto di questa continua emorragia di voti, e fare un “mea culpa” perché la causa dell’astensionismo non è altro che endogena alla politica. Intanto l’impressione che danno gli esiti delle amministrative è un PD che “vince” in molti comuni e province, ma non per merito suo ma per la rinuncia di una buona parte dell’elettorato ad esprimere un proprio parere elettorale.