Foti: “Voglio vincere nell’anno del centenario. Possibile ritorno di Atzori”

foti presidenteUn atto dovuto. L’ha definito così il presidente Foti l’incontro di questa mattina con la stampa. Una sorta di tradizione che giunge puntualmente a conclusione di ogni stagione. L’apertura è dedicata a delle precisazioni che il massimo dirigente ha voluto porre all’attenzione dei presenti. Poi un’ora piena, intensa, nella quale si è parlato di passato, futuro, progetti, ambizioni. “A prescindere dal risultato sportivo, volevo soffermarmi su due aspetti che mi hanno creato profondo rammarico. Il primo punto riguarda la penalizzazione inflitta alla Reggina, ingiusta, scorretta che mi ha portato amarezza. La Reggina è società leale e trasparente ed anche i due punti che ci siamo portati fino al termine della stagione, sono stati una scorrettezza. Il secondo aspetto, la squalifica personale, ancora in attesa di avere una soluzione definitiva, seppur limitata dai dibattimenti. Dal punto di vista umano mi hanno provato molto entrambe le situazioni e me le sono portate dietro per tutto il campionato.” Adesso la parte sportiva. “Abbiamo mantenuto la categoria e siamo contenti, ma non era questo il nostro obiettivo iniziale e cioè quello di combattere per la sopravvivenza. Si è sofferto fino al 95 di Vicenza-Reggina ed è stata continua apprensione negli ultimi due mesi. Ringrazio di cuore il signor Pillon per l’ampia disponibilità e l’impegno profuso in un momento di straordinaria difficoltà. Il risultato finale ha comunque soddisfatto tutti, perché rimanere in serie B per la società era di vitale importanza. Gli errori sono da addebitare interamente alla società. La società sceglie, decide, mi ero innamorato di una idea, credevo in determinate situazioni. La scelta di un tecnico, Dionigi, che avevamo seguito con attenzione, ma forse valutato erroneamente perchè in un contesto diverso dalla B, poi in un momento mio di maggiore razionalità ho corretto il tiro. I numeri dicono che con Dionigi si rischiava la retrocessione, con Pillon il percorso è decisamente cambiato. Pillon è stato utile in quella fase di emergenza, non per il futuro.”

A pagare sono sempre i tecnici, e il direttore sportivo? “Guardo con attenzione tutto quello che mi circonda, ma non ci saranno rivoluzioni. Le scelte saranno ancora più precise rispetto al passato, è diventata una esigenza. Vivo la Reggina con la passione che mi appartiene da sempre. Allenatore-manager? Significa un tecnico che abbia esperienza, capacità e conoscenza della categoria. Sulle scelte errate riguardo i tecnici, prendo atto che si è sbagliato molto negli ultimi anni, ma credetemi, non sono certamente il presidente che ama sperperare e voi lo sapete. Proveremo a non sbagliare più. Voglio vincere, questo è lo slogan che porterò avanti per la nuova stagione, l’anno del centenario. Non significa punteremo alla promozione, dico solo che la Reggina vuole vincere, tutti dobbiamo volerlo. So quale è il percorso per vincere. La frase potrebbe essere impropria perchè simile a quella usata nella stagione di Novellino, ma la situazione è diversa. Senza presunzione, voglio vincere alla mia maniera, con il sacrificio, la lotta, il desiderio di arrivare al successo con il sudore. Non si vince solo spendendo, ma anche con forza, capacità e risorse. Ho riflettuto molto in questi giorni, mi sono posto questo obiettivo, è una sfida e nelle sfide riesco a dare il meglio di me stesso. Alla Reggina si sono proposti quattro allenatori che negli ultimi anni, hanno fatto la massima categoria. Ho già in mente la figura del nuovo allenatore, la prossima settimana inizierò il confronto. Atzori? C’è un rapporto di grande stima ed affetto. Gli ultimi due anni per lui non sono stati buoni, potrebbe essere una delle verifiche che ho in mente di fare. Dei quattro candidati, solo uno è emergente. Il centenario rappresenterà una stagione particolare per noi. Saremo un esercito che riempirà piazze e strade, vogliamo festeggiare questo straordinario evento, la data del 1914 appartiene senza ombra di dubbio a questa società, contrariamente a quanto qualcuno sostiene, sbagliando. Svegliamo la gente attaccata alle poltrone. Il primo passo è una campagna abbonamenti che parte il 27 maggio e si conclude al primo di giugno, i prezzi dimezzati, con la curva sud ad euro 60, la gradinata ad euro 100. La Tribuna da 200 a 600 euro. Voglio la gente allo stadio, voglio entusiasmo, ripeto voglio vincere. “

Lo Stadio? “Grazie al presidente Abodi la serie B sta modificando la propria struttura. La B-Futura è una idea progettuale che passa da un accordo di cinque espressioni di questo paese. Si vuole mettere a disposizione del pubblico uno stadio più efficiente e confortevole. Una idea che porto avanti da anni, oggi sono supportato da questa nuova struttura. La Reggina ha già un progetto, devo ringraziare il Commissario Prefettizio Panico per la sua ampia disponibilità e per i complimenti rivolti alla società. C’è stato con lui un confronto per la valutazione di quel progetto che spero trovi una sua realizzazione. Sarà utile certamente alla Reggina, ma ritengo all’intera comunità.”

Come sta la Reggina dal punto di vista economico?

“Oggi bene, dopo un lungo periodo post retrocessione durissimo. E’ l’andazzo generale che deve cambiare, non solo in casa Reggina. Il tetto salariale è il primo passo, altre modifiche dovranno essere apportate al sistema. Sono stato quello che ha avuto il coraggio di fare da promotore a questo tipo di percorso e l’unanimità ottenuta in sede di votazione in Lega mi ha gratificato molto. Quando dico in maniera chiara “vogliamo vincere”, è perché ho delle convinzioni, nonostante le difficoltà economiche esistenti, meno importanti, però rispetto al passato.

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