Il decreto del Ministero dell’Economia concede a Reggio un elevato “spazio economico” per pagare le imprese
In arrivo a Reggio 97 milioni di euro dallo Stato. Ma non si tratta di soldi veri e propri che andranno a coprire i debiti latenti con i creditori di Palazzo San Giorgio bensì di uno “spazio economico” , il più elevato per giunta, destinato dal decreto del ministero dell’Economia alla città calabrese per dare un’autentica boccata d’ossigeno ai conti comunali e garantire gli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno. Una notizia, pertanto, egualmente positiva e fondamentale perché testimonia la presenza di uno Stato attivo e propositivo per Reggio. Tale somma, e precisamente 97 milioni 195 mila euro, derivante dal fondo di rotazione e dai proventi, sarà indirizzata a pagare le imprese senza attingere ulteriori soldi dalle casse comunali. Una cifra indubbiamente esosa ma che, specie in una difficoltà economica attuale, diventa “essenziale” per dare un seguito all’operato cittadino e consentire agli amministratori cittadini attuali un margine di manovra più ampio e meno condizionato dalle “rigorose” necessità di bilancio. Appare evidente, dunque, la direttiva d’azione della terna commissariale che in primis vuole tenere fede al patto di stabilità, senza produrre il minimo aggravio alla rendicontazione interna. Per la liquidità, quella che, invece, sarà destinata a estinguere i debiti comunali pregressi con i creditori e con le imprese, i commissari sono in attesa di notizie dalle sedi di palazzo Chigi in merito alla richiesta avanzata di 300 milioni di euro. D’altronde, le strade intraprese dal Comune al momento sono due e si uniformano alle possibilità che prevede il decreto legge 35/2013 “sblocca pagamenti”: la prima si sostanzia nei 100 milioni rotti già fruibili dal Comune, che assurgono, come già espresso, “a garanzia” del patto di stabilità; la seconda si avvale della possibilità, già “attenzionata” e praticata dal Comune e di cui attende risposta, di richiedere liquidità alla Cassa Deposito e Prestiti per procedere al pagamento dei debiti certificati ed esigibili, presenti nei residui passivi dell’ente in data 31/12/2012. Per Reggio si tratta, pertanto, di attendere risposte statali positive ed incoraggianti per il rilancio e per la ripresa economica di una città ricca di tensioni e “provata” in questa fase specifica, sperando che il Governo dia ascolto e credito alle richieste commissariali così che si possano risolvere le tante criticità cittadine esistenti.
Domenico Condò