Numeri impietosi, crisi che si aggrava, livelli di disoccupazione che toccano cifre da record. Abbiamo incontrato il presidente della Camera di Commercio dottor Lucio Dattola per fare il punto della situazione, dopo la pubblicazione avvenuta, qualche settimana fa, dei dati relativi al primo trimestre 2013, riguardo lo stato di salute delle aziende di Reggio Calabria e provincia. Il quadro venuto fuori è preoccupante.
R) Un quadro, sicuramente, di sistema economico reggino in grandissima difficoltà, perché si aggiunge alla debolezza intrinseca dei settori economici tradizionali, ma anche un rallentamento evidente nelle erogazioni da parte degli enti pubblici, per cui succede che le aziende che hanno l’obbligo di dare risposte nell’arco dei trenta giorni, a volte falliscono anche per la mancanza di liquidità minima immediata. Abbiamo reso noto il report che riguarda le aziende e negli ultimi quattro mesi si registra la chiusura di cinquanta attività nel reggino. Sono aumentate del 20% rispetto allo scorso anno.
D) Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano gli imprenditori, i commercianti?
R) La difficoltà più evidente è il ricorso al credito. Le banche, in virtù della congiuntura economica esistente, hanno estrema difficoltà a garantire i livelli di fidi che fino a qualche anno addietro consentivano di operare e mantenere un livello dignitoso di fatturato.
D) Rispetto alla devastante situazione economica che coinvolge l’intero paese, Reggio Calabria dove si colloca?
R) Reggio Calabria è certamente tra le città messe peggio. E per reddito pro-capite e per prodotto interno lordo, è una delle economie più povere. I due terzi del sistema imprenditoriale consolidato cittadino, in questi ultimi tre anni è crollato, mettendo in grandissima difficoltà l’intero indotto.
D) Per esempio la grande distribuzione?
R) Non solo, ma anche il comparto edile. Quest’ultimo ha quasi dimezzato il numero delle aziende operanti. Immaginate quanto lavoro impiegatizio si sia perso in questi ultimi anni.
D) Si riesce a stimare il numero dei disoccupati, maturati in conseguenza alla chiusura delle tante attività commerciali?
R) Purtroppo non è stimabile. La statistica regionale pone il dato della disoccupazione intorno al 35%, ed è più alto in Italia.
D) La disoccupazione è crescente, è anche vero che gran parte degli occupati, però, vive di stipendio statale. In qualche modo, dalle nostre parti la moneta dovrebbe comunque circolare. Esiste la paura di spendere? Se si, quanto incide in tutto questo il bombardamento mediatico?
R) E’ vero, ma il motivo principale per il quale la moneta non circola è perchè sono aumentate in maniera visibile le spese delle famiglie, Irpef ed Imu, e poi perché quel circuito economico virtuoso, dato anche da una ingentissima quota di rimesse di aiuti, derivanti da una serie di iniziative di promozione, è venuto meno. L’aspetto psicologico fa la sua parte, incide anche se in maniera non determinante ed è chiaro che con queste continue voci di ulteriori tasse, le persone avvedute tendono a mettere da parte il tesoretto per far fronte a spese inattese.
D) Mi può fare una sua considerazione sul lavoro svolto fino ad oggi dai Commissari al Comune di Reggio e l’idea che si è fatta riguardo la tassazione che ha colpito cittadini ed esercenti?
R) I Commissari stanno svolgendo un ruolo egregio al servizio della nostra città. Sto cercando di dare una mano a livello istituzionale, per attutire al massimo gli effetti che potrebbero essere devastanti su ulteriori tassazioni. E’ ovvio che, comunque, va sottolineato che i commissari prefettizi non possono far altro che applicare le leggi vigenti e che prevedono le aliquote massime dei tributi.
D) La composizione del nuovo Governo nazionale, porterà benefici anche al sud Italia?
R) Certo, se ci sarà crescita, varrà anche per la Calabria. E’ importante capire che se certe ingenti somme verranno sbloccate, ne potremo tutti usufruire ed anche se in maniera stentata, l’economia cittadina potrà tornare a crescere.
D) Vede spiragli, strade percorribili, per venire fuori dall’attuale situazione?
R) Quest’anno abbiamo, come Camera di Commercio, destinato oltre cinque milioni di euro in aiuti alle imprese ed ai servizi di promozione, di questi, oltre un milione andrà al sistema confidi. E’ importante che anche gli altri enti contribuiscano a finanziare con misure opportune e rapide le aziende locali. Sicuramente ci sono timidi segnali di ripresa nel nord Italia e come è sempre successo, arriveranno anche dalle nostre parti. Ci aspettiamo per esempio un buon andamento turistico nei mesi a venire.