Ilda Bocassini durante la sua requisitoria chiede il massimo della pena: 6 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici nei confronti di Silvio Berlusconi implicato e a dire del procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Milano, colpevole nel caso Ruby. Non valutate quindi le attenuanti generiche del caso nella richiesta della Bocassini che invece è convinta, su base deduttiva, che sia stato messo in piedi un apparato militare per proteggere il cavaliere e tenere sotto controllo i testimoni. Ad Arcore secondo la PM sarebbe esistito un vero e proprio sistema “prostitutivo” volto a soddisfare i piaceri del padrone di casa. Sconcertante la certezza con la quale viene affermato in aula che Ruby, al secolo Karima El Mahroug, abbia avuto rapporti sessuali con Berlusconi durante i famosi party tenutisi nella villa del cavaliere nel periodo in cui la ragazza non era ancora maggiorenne. Sconcertante anche la certezza con la quale si deduce che il padrone di casa fosse a conoscenza di questo “dettaglio”, dato che ambe due le persone interessate dai fatti lo neghino fermamente. Quindi 5 anni per concussione e 1 anno per prostituzione minorile, potrebbe anche sembrare una richiesta di pena un pesante in un processo normale. Ma in un processo normale esisterebbero delle vittime dichiaratesi tali. Questo invece processo è del tutto anomalo in quanto nessuno dei concussi si è mai dichiarato tale e colei che avrebbe avuto rapporti sessuali con l’ex presidente del consiglio, nega a voce alta di aver mai avuto un rapporto di carattere fisico con Silvio Berlusconi. Tutto si basa su deduzioni personali, collegamenti logici, molti costruiti usando le intercettazioni telefoniche, quello che pensano i testimoni e quello che hanno dichiarato è passato in secondo piano. Per l’accusa Berlusconi avrebbe anche comprato il silenzio di Ruby per 4,5 milioni di euro, cifra però mai provata con carte e che non trova alcun riscontro. Certo sentire una PM invocare la “furbizia orientale” lascia allibiti, come se ci si trovasse di fronte ad una maga circe dei nostri tempi, che con le sue “arti” irretisce quattro idioti… Se Ruby fosse stata norvegese forse avremmo sentito motivare una parte della sentenza con “malizia nordica” se fosse stata orientale forse si sarebbero invocate le arti da geisha. Voleva essere una distinzione su base razziale o forse religiosa in quanto si specificano le origini musulmane della famiglia” !? Veramente contorto il passaggio dove si vuole far comprendere che Ruby avrebbe “sfruttato” il fatto di aver ricevuto un’educazione mussulmana. Ancora si sta cercando di capire il significato reale di quelle parole. I legali di Berlusconi nella prossima “puntata” di questo processo, spiegheranno ancora una volta ed in maniera definitiva le ragione per la quale la ricostruzione della procura è stata completamente sbagliata. Berlusconi, che oggi riguardo al processo dichiara “solo odio e falsità”, intervistato durante un programma televisivo avrebbe raccontato le cene di Arcore come delle serate divertenti ed eleganti, alle quali presenziavano oltre agli invitati anche gli agenti della sicurezza e personale di servizio della villa, per cui un certo genere di comportamenti sarebbero stati del tutto impossibili. Il PDL fa quadrato attorno al suo leader poiché nella casa del Popolo delle Libertà, la richiesta di pena avanzata dalla Bocassini “suona” come una sentenza politica volta a decapitare l’attuale primo partito in Italia e a destabilizzare il governo del quale il PDL fa parte.
banner
Recommended For You
About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.