La Reggina batte il Grosseto e si avvicina alla salvezza

Una perla di David Di Michele al minuto 87 e la Reggina supera il mai domo Grosseto. Tre punti pesantissimi che portano gli amaranto ad un passo dalla salvezza. Che sarebbe stata conquistata se il Vicenza non avesse fatto il grande colpo sul campo del Modena. Adesso un solo punto separa gli uomini di Pillon dal raggiungimento di un sudato e faticoso traguardo. Sabato prossimo al Menti di Vicenza la gara della vita con i padroni di casa alla ricerca disperata di punti per evitare la retrocessione diretta. Due risultati su tre, ma anche la possibilità di arrivare alla permanenza in caso di sconfitta, nella eventualità che il Lanciano esca sconfitto da Novara o anche attraverso il pareggio tra Cittadella ed Ascoli. A parità di punti con la squadra di Foscarini, sarebbero salvi Barillà e compagni, se invece il raggruppamento è a tre con il coinvolgimento del Lanciano (pareggio a Novara) purtroppo sarà proprio la Reggina a spareggiare con il Vicenza. Sentiamo la voce dei protagonisti a fine partita.

MORIERO: Io credo che comunque si sia fatta una partita dignitosa. I risultati si devono accettare onorando ogni gara, dando il massimo. Il compito di ogni allenatore non è solo quello di stabilire la formazione, ma dare insegnamenti di vita come quello di essere leali e sportivi fino all’ultimo istante. Siamo partiti da meno sei, ripescati, abbiamo fatto sette punti, mi hanno esonerato, giusto o sbagliato che sia, al mio rientro ho trovato la squadra ancora ultima e da allora abbiamo sempre giocato alla pari con qualsiasi avversario. Ho impostato la partita sulle ripartenze ed in più di una circostanza siamo riusciti ad impensierire la Reggina. Non è facile durante la settimana stimolare e motivare un gruppo già retrocesso da tempo, credo di averlo comunque fatto e le prestazioni lo dimostrano. I play off non si faranno, i play out, spero per voi di no.

PILLON: abbiamo sofferto, prestando anche il fianco all’avversario. Sapevo che il Grosseto non ci avrebbe regalato nulla, non avendo niente da perdere. Vi avevo detto che si sarebbe lottato fino all’ultima giornata, la situazione, quando sono arrivato, era sotto gli occhi di tutti. Dipende tutto da noi, a Vicenza abbiamo due risultati su tre. SCELTE: Colucci ci serve sul piano dell’esperienza, ma non sta bene dal punto di vista fisico. D’Alessandro l’ho inserito per avere maggiore equilibrio, con tre punte avanti, pensavo si potesse soffrire, così come è successo quando ho inserito gli altri attaccanti. POLEMICA: Sembra che da quando io sia arrivato, le cose siano andate sempre male. Vi ricordo dove era la squadra, si rischiava la retrocessione diretta. Ho fatto sedici punti, la mia media è da play off. Non voglio meriti, solo il riconoscimento del lavoro fatto.

DI MICHELE – Cerco di dare il mio contributo e di fare sempre il massimo per questa squadra, riuscendoci alcune volte, altre meno. Il nostro, quello dei giocatori più esperti, è un dovere metterci quel pizzico di qualità in più. Sapevamo di giocare contro una formazione che non aveva niente da perdere, tenevano i giocatori alti senza preoccuparsi molto di difendersi e questo ci ha creato delle difficoltà. Non è possibile esprimere un ottimo calcio per le tensioni e la paura di non arrivare al risultato, ma credo che sia normale in questo momento. La stagione che sta per concludersi dovrà servire da lezione, gettiamo le basi per il prossimo anno anche per i più giovani. Dopo il gol, ho abbracciato mio figlio perché avevamo parlato prima della partita. La punizione andava battuta perfetta perché i margini erano ridottissimi, ma sentivo di poter fare gol. Siamo rimasti spiazzati dal risultato di Modena, speriamo di andare tutti in vacanza da sabato pomeriggio. Il Vicenza ha necessità di vincere, noi due risultati su tre. Sappiamo che sarà durissima, loro stanno bene, ma ritengo per noi debba essere l’ultimo sacrificio della stagione, non ci penso nemmeno a fare i play out, non vogliamo farli.

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