“L’approvazione della legge mirata a stabilizzare il personale precario della sanità calabrese consente di dare finalmente futuro e certezze ai tanti lavoratori che, da tempo, consentono al sistema ‘sanità’ di funzionare a regime garantendo così un’assistenza efficiente e di qualità a tutti i cittadini della nostra regione”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” Candeloro Imbalzano che, “facendo proprie le preoccupazioni e le attese del personale precario, il 24 settembre 2012, aveva già presentato una mozione specifica in materia, con l’obiettivo di mantenere la continuità dei livelli di assistenza fin qui assicurati”.
“E’ una risposta doverosa nei confronti del precariato della sanità in Calabria e di quanti, pur in una condizione di assoluta incertezza lavorativa – sottolinea – hanno svolto fino in fondo il proprio compito anche a prezzo di pesanti sacrifici personali”.
Per Imbalzano: “L’approvazione odierna si arricchisce di nuovi e più profondi significati anche alla luce degli importanti e positivi risultati conseguiti dal Piano di rientro del debito sanitario. Risultati che impongono oggi un cambio di filosofia del ‘Tavolo Massicci’ proprio in considerazione del fatto che la fase emergenziale è in corso di definitivo superamento, grazie all’impegno e alla tenacia del Commissario Scopelliti. Allo stato, dunque, ci troviamo di fronte ad una migliore qualificazione dell’offerta complessiva con un’efficiente rete sanitaria ed ospedaliera che esalta le strutture d’eccellenza e con il coinvolgimento delle migliori professionalità presenti nella nostra terra – prosegue Candeloro Imbalzano.
“Lo stato attuale della sanità in Calabria, frutto di scelte coraggiose, ci consente di ragionare più e meglio, soprattutto in termini progettuali, nella direzione di una ottimale pianificazione e ottimizzazione delle risorse e delle professionalità.
Con questo provvedimento – conclude il presidente della Commissione ‘Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari’ – si avvia a soluzione una situazione che rischiava di avere effetti devastanti sul piano sociale con esiti altrettanto negativi sulla qualità dei servizi. Poiché la sanità non può essere più vista sotto un’ottica ragionieristica, è venuto il momento che la delegazione parlamentare calabrese – alla luce dei positivi risultati fin qui raggiunti – si faccia promotrice di un cambio di indirizzo del Tavolo tecnico romano, perché la salute del cittadino diventi priorità assoluta”.