Riflessioni riguardo l’attuale realtà economico sociale in città

Tilde MinasiIn questi tempi di seria difficoltà economica e di applicazione tout court della cosiddetta “spending review” spesso ci si ‘aggrappa’ rigidamente a delle regole dimenticando come queste, inevitabilmente, vadano ad incidere non solo sulle casse dello Stato (in maniera positiva) ma soprattutto, e in modo grave, sul tessuto socio-economico di un territorio. A maggior ragione in una realtà già provata da condizioni non proprio agevoli come, appunto, la nostra città. In questi ultimi giorni, da più parti, giungono serie preoccupazioni che, pur non rivestendo ruoli di natura istituzionali, noi ex amministratori non possiamo non cogliere. E’ il caso delle rimostranze dei commercianti per l’aumento spropositato della Tosap, dei privati e dei piccoli imprenditori con l’aliquota Imu balzata al massimo del calcolo previsto (come tutte le altre imposte) e della ‘riforma’ delle società miste, Reges e Recasi in testa. Insomma centinaia di famiglie, di onesti lavoratori le cui, già di per sè labili certezze, si infrangono contro il duro, e sembrerebbe insormontabile, muro dei numeri e delle cifre. Il piano di riequilibrio predisposto dalla Commissione Straordinaria non puó, perciò, non tener conto del contesto territoriale in cui esso va ad incidere. Seguire pedissequamente una legge dello Stato senza vagliare altre possibili soluzioni, che pur nella maglia delle norme possono essere individuate, diviene solamente motivo di agitazione sociale e di devastazione occupazionale in una città che non ha mai purtroppo brillato per i livelli lavorativi. Caso Leonia e Multiservizi a parte, troppo breve il periodo per poter reperire, alla Reges ed alla Recasi, un acquirente delle quote comunali. Sarebbe opportuno, infatti, valutare in primis i servizi che esse compiono per l’Amministrazione Comunale alla quale hanno apportato benefici (basti pensare alla riscossione dei crediti da parte della Reges: pratica che sino alla sua istituzione era letteralmente sconosciuta o ai procedimenti informatici attuati dalla Recasi che hanno permesso ulteriore trasparenza e supporto informatico al cittadino). Importante in quest’ambito la riunione tenuta tra i rappresentanti dei partiti della coalizione di centro destra, i quali hanno sottolineato un concetto significativo che vorrei anch’io richiamare, ovvero perché non proseguire seguendo il contratto in essere e far continuare la loro attività sino alla scadenza naturale dello stesso, avendo così il tempo di poter definire un intervento strutturato e non distruttivo in questi due settori. L’auspicio é che la terna commissariale possa, al di là del compito cui è stata chiamata, valutare i singoli casi e non decidere di compiere azioni agendo per fattispecie predeterminate. Palazzo San Giorgio è, da sempre, la casa dei reggini ed in quanto tale dovrebbe rappresentare il primo luogo da cui parta una tutela delle loro esigenze in particolar modo in questa fase così delicata per la città e dello Stretto ed in generale per l’intero paese.

Tilde Minasi

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