Riappropriamoci degli spazi di agibilità politica. Costruiamo un 25 aprile cittadino contro silenzi e paure

La nuova primavera reggina si può costruire solamente dal basso

Il 21 marzo dello scorso anno salutavamo l’arrivo della primavera insieme ai bambini del quartiere di Gallico. Una giornata pensata per vivere uno dei pochi spazi verdi rimasti in città e conoscere le aree attrezzate del Parco Cartella come l’orto sociale, la colonia felina “Le Micille”, la pista per la breakdance: spazi recuperati e trasformati dagli attivisti del c.s.o.a. Angelina Cartella per restituirli alla collettività. La nuova primavera che arriverà, invece, troverà una situazione completamente diversa, con l’area ancora sigillata dopo l’incendio del maggio scorso, i detriti e i segni dell’abbandono e dello sciacallaggio. Una “vittoria” per chi ha voluto chiudere con le fiamme e la violenza un’esperienza decennale come la nostra. csoacartellaUna “vittoria” favorita anche dal silenzio assordante della terna commissariale che governa il Comune, la soluzione gattopardesca che il Governo Monti si è inventato per affrontare la questione Reggio Calabria: il primo grande Comune italiano sciolto per “contiguità mafiosa”. Dopo l’incendio dello scorso anno, abbiamo puntato l’indice contro quei gruppi di potere che da anni gestiscono la città, nonostante le inchieste della magistratura, nonostante le accuse, nonostante le condanne che non hanno migliorato di molto il malgoverno della città. Chi conosce la città di Reggio sa bene che i gruppi di potere non appaiono affatto preoccupati dal commissariamento, continuando a trovare ampi consensi nella classe politica egemone in città, dentro le istituzioni e nella “cosiddetta” società civile: il rischio forte è che diventi sempre più incerto e confuso il confine tra la mafia e gli aggregati “antimafia”. Dicendo questo non vogliamo fare stupide generalizzazioni: come tutti, semplici cittadini e istituzioni, conosciamo il marcio della nostra città, che appare sempre più potente e inattaccabile. Ma conosciamo anche le realtà positive, che sono tante, anche se spesso ignorate e isolate, come alcuni partiti, qualche sindacato, le associazioni: ed è a loro, oggi, che ci rivolgiamo. Il c.s.o.a. Angelina Cartella, in questi anni ha rappresentato una esperienza positiva non soltanto per la nostra città, le tantissime attestazioni di vicinanza e di stima dopo l’incendio del 15 maggio 2012 e la grande partecipazione al corteo di risposta che ha attraversato le strade di Gallico, ne sono la riprova. È stato soprattutto un centro orizzontale di discussione, di promozione di idee e di protagonismo. Quello spazio del “Cartella” è ancora sotto sequestro, e rappresenta pienamente la crisi sociale e politica in cui versa questa città. Noi non vogliamo e non intendiamo accettare questo stato di cose! Noi non vogliamo piegare la schiena! Abbiamo gridato di voler ricostruire il Cartella e lo faremo! Invitiamo le tante e i tanti che ci sono stati vicini in questi anni, tutte le realtà che hanno aderito alla campagna “Io sto con il Cartella”, tutta la Reggio democratica, a incontrarci proprio il 21 marzo alle 17.30 nella Sala Riunioni del Dopolavoro Ferroviario di Reggio Calabria, a Piazza Garibaldi, per costruire insieme un percorso che porti alla costruzione di un 25 aprile cittadino, per una nuova Liberazione della città dai troppi silenzi e dalle tante paure.

La rinascita di Reggio può ricominciare dalla ricostruzione del “Cartella”, se veramente ci crediamo. Noi ci crediamo.

Si possono tagliare tutti i fiori ma non si potrà fermare la primavera

c.s.o.a. Angelina Cartella

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