Oggi, martedì 12 marzo, si apre il Conclave per la nomina del 266esimo Papa della storia della Chiesa Cattolica.Il primo fu un discepolo di Gesù, un palestinese, che passò alla storia con il nome di Pietro (da qui deriva anche il termine “sedersi sul trono di Pietro” utilizzato ogni volta che un Papa viene eletto). Da allora ad oggi, la Chiesa ha avuto 213 pontefici italiani, 15 francesi, 8 greci, 7 tedeschi, 3 spagnoli, 1 rispettivamente da Portogallo, Dalmazia, Inghilterra, Paesi Bassi, Polonia e Tracia per quanto concerne il continente europeo, a cui se ne aggiungono altri due il cui luogo di provenienza è incerto. 3 africani, 5 siriani e 3 dalla Terra Santa (nei primi anni della storia della Chiesa). Il termine Conclave deriva dal latino “cum clave”, ovvero (chiuso) con chiave e sta ad indicare lo stato di isolamento verso l’esterno al quale sono assoggettati i cardinali elettori al fine di evitare qualsivoglia interferenza esterna sulla scelta del nuovo pontefice.
Per la 25° volta si svolgerà nella magnifica Cappella Sistina, costruita tra il 1475 ed il 1481, sotto gli occhi attenti dei magnifici personaggi biblici raffigurati da Michelangelo Buonarroti, ai piedi di un altare sul quale svetta Il Giudizio Universale con i suoi quasi 400 personaggi (prima metà del 1500), abbracciata dagli affreschi dei più grandi artisti italiani della seconda metà del 1400. 2 stufe sono state posizionate nella magnifica cappella, la prima servirà per bruciare le schede elettorali dei voti dei cardinali, la seconda per inserire il fumogeno bianco o nero per annunciare l’esito della votazione ai fedeli. Entrambi collegate al famoso comignolo posto per l’occasione sul tetto della Sistina.
Il Conclave inizierà ufficialmente alle 16.30 con l’extra omnes (il fuori tutti), quando i 115 cardinali elettori vedranno chiudersi alle loro spalle le porte della Cappella. La prima votazione, unica della giornata di oggi, è prevista per 19.15 accompagnata dalla prima fumata di questo 2013. Per l’elezione del nuovo pontefice sono necessari almeno i 2/3 dei voti, ovvero almeno 77 voti. Nel frattempo lo stato italiano si fa due conti in tasca, l’articolo 21 dei patti Lateranensi del 1929, confermati nel 1984, recita «cura, inoltre, l’Italia che nel suo territorio all’intorno della Città del Vaticano non vengano commessi atti, che comunque possano turbare le adunanze del Conclave». Al fine di garantire ordine pubblico ed assistenza ai pellegrini per queste giornate, sono stati stimati costi per circa 4 milioni e mezzo di euro che saranno messi in campo dal comune di Roma. Statisticamente il Conclave avrà una durata di 2, massimo 3 giorni. Auguriamoci che la fumata bianca arrivi presto e che il nuovo Pontefice svolga il compito che è chiamato ad affrontare nella totale serenità, senza alcuna intrusione di sorta, nella totale dedizione verso i suoi fedeli che lo acclameranno presto.