Queste parole accompagnano l’ennesimo tentativo d’intimidazione nei confronti di Giuseppe Lombardo, uno dei più attivi e combattivi magistrati della nostra Procura. Queste parole ci motivano, ancora una volta, a ribattere colpo su colpo – con la nostra faccia e con gesti chiari di solidarietà – per non permettere più che la ‘Ndrangheta agisca nella nostra città, senza risposte della gente della Società Civile. Già in passato abbiamo detto e praticato pubblicamente la nostra scelta d’essere scorta civica della Procura e, anche in altre occasioni in cui Giuseppe Lombardo ha ricevuto minacce, abbiamo manifestato – non in maniera rituale – la nostra solidarietà alla sua persona. Stavolta, la nostra solidarietà non può prescindere dalle parole di Brecht che Giuseppe Lombardo ha citato recentemente: «Chi non conosce la verità è uno sciocco ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente». Non le riteniamo, infatti, un’esortazione morale. Sono un grido che deve stanare le Coscienze dei singoli e dell’intera cittadinanza, perché si smetta di delegare a magistratura e forze dell’ordine la lotta contro la ‘ndrangheta – tra l’altro lasciandole sole ad affrontare persino il rischio della vita in nostro favore – e perché si dica con chiarezza da che parte stare: perché anche la non scelta significa dire menzogne ed essere delinquenti! Sulla base di queste considerazioni e di queste scelte – che anche in quest’occasione intendiamo confermare –, invitiamo tutti i reggini a partecipare alle manifestazioni che, in occasione della giornata della memoria delle vittime delle mafie – istituita da anni da Libera – quest’anno è organizzata da Libera di Reggio Calabria col movimento ReggioNonTace.
Quest’anno vogliamo dire, facendo memoria delle vittime delle mafie, che non vogliamo più piangere morti, ma ESSERE VIVI!! IO SONO GIUSEPPE LOMBARDO!!
c.s. il movimento ReggioNonTace