110.918.040,99 milioni di euro sono il debito che, secondo i Commissari, dovremo recuperare in 10 anni. Chi paga? I reggini. Due settimane fa eravamo davanti alla REGES a protestare contro l’aumento sconsiderato di TARSU e acqua. Con noi c’erano decine di cittadini imbufaliti. Abbiamo attivato un gruppo di legali che gratuitamente stanno studiando la possibilità di ricorrere verso queste cartelle “salatissime”. La chiamano “integrazione” in realtà è una ulteriore tassa da pagare. Da pagare per far fronte al debito. E’ davvero assurdo che oggi il centrodestra festeggi perché i reggini dovranno pagare “solo” 110 milioni di euro. Dovrebbero vergognarsi, chiedere scusa alla città e ritirarsi a vita privata. Invece “fanno festa”. Perché Scopelliti non affida ad RTL un mese di festeggiamenti, per aver ridotto Reggio in queste condizioni? Ci aspettano dieci anni di lacrime e sangue. Pagare, pagare, pagare. Pagare, con tasse e tagli ai servizi, per ripianare un debito commesso da altri. A fronte di cosa? Di servizi zero. Non si tratta di essere pro o contro una misura di dissesto. Si tratta di pretendere la verità.
Questa Città sta già pagando come se ci fosse il dissesto.
Questo è quello che abbiamo detto fino alla nostra ultima conferenza stampa alla quale il Governatore Scopelliti ha inteso replicare con insulti e minacce di querele. Attorno alle vicende reggine si snodano non poche carriere politiche di diversi esponenti del centrodestra calabrese. E’ triste dover dire “noi l’avevamo detto” quando in gioco ci sono le sorti di un’intera Città. Ma oggi appare in maniera lampante che a pagare lo sfascio del centrodestra dovranno essere solo e soltanto i reggini. Quando è arrivata la commissione d’accesso, Sinistra Ecologia Libertà (e nessun altro) ha detto “qualsiasi governo è meglio del governo della ‘ndrangheta”. Non si trattava di essere a favore o contro lo scioglimento. Volevamo verità. E la verità è arrivata con lo scioglimento e con tutto quello che è emerso dalla relazione della commissione. Anche sul “buco” abbiamo chiesto sempre verità. Perché sapevamo bene che la situazione dei conti era decisamente più grave, più oscura e più intricata di quanto apparisse. Restiamo in attesa del parere della Corte dei Conti in merito alla stima e al piano di rientro. Ma quello che emerge è un fatto politico. Se il dissesto non verrà dichiarato gli unici a salvarsi saranno i responsabili politici dello sfascio. Perché Reggio e i reggini il dissesto lo stanno già pagando caro e amaro.
C.S. – Laura Cirella – Coordinatrice provinciale – Sinistra Ecologia Libertà