Torna la settimana tipo per la Viola che si è riposata ieri ed oggi ritorna al lavoro. Dopo la sosta di Domenica scorsa, fra qualche giorno sarà di nuovo campionato per la compagine dello stretto che ospiterà al Botteghelle il Chieti, formazione out-siders del torneo. I reggini avranno dunque un’altra gara da giocare di fronte al proprio pubblico e questa è un’autentica fortuna per una compagine che ha rifatto diventare un fortino inespugnabile il parquet di casa dopo qualche battuta d’arresto di troppo, ed è riesplosa anche la passione neroarancio dato che questa proprietà ha saputo coinvolgere nuovamente la città che ha battezzato con simpatia questa positivo progetto di rilancio.
Dopo tante delusioni, è arrivato finalmente un gruppo dirigenziale capace di camminare con le proprie forze nonostante le mille difficoltà ed i tifosi lo hanno capito. Si sono rivisti tanti supporter del passato che si erano allontanati dopo le mancate promesse e le delusioni maturate negli ultimi dieci anni. si sono ricreati gruppi di tifo organizzato ed i social network sono pieni di utenti che manifestano il loro entusiasmo ogni giorno grazie al lavoro mediatico fatto dall’ufficio stampa della società di Via Pio XI. Tante iniziative anche di merchandising hanno permesso al pubblico di sentirsi sempre più parte integrante di una squadra che si è fatta apprezzare anche, anzi soprattutto, per i risultati del campo. in città si ritorna a parlare di Viola come simbolo sportivo positivo richiamando in qualche modo i fasti del passato quando la compagine neroarancio era un autentico ritrovo della Reggio sportiva.
I diecimila spettatori del Pentimele sono lontani ma il Botteghelle comincia a riempirsi sempre di più gara dopo gara ed il ritorno al vecchio tempio è stato un altro passaggio del ritrovato amore con la tifoseria che, in qualche modo, romanticamente, ha sognato una nuova scalata come è successo negli anni’80, cominciata proprio dal palazzetto dove, nel 1990, l’allora squadra allenata da Tonino Zorzi eliminò in una serie di play-off le mitiche scarpette rosse di Milano.
Tempi lontani ma non tanto perché questa versione della Viola è ambiziosa e, soprattutto concreta. Il presidente Muscolino non fa proclami ma parla con i fatti. Intanto, può ritenersi già soddisfatto per aver riavvicinato la gente alla sua creatura che non vuole smettere di stupire e far sognare una tifoseria che sa distinguersi per passione e competenza.