Ieri Giorgio Napolitano, ha reso visita al presidente degli Stati Uniti d’ America, Barack Obama. Cruciale durante l’incontro tra i due, l’elogio del presidente americano per l’operato del governo tecnico italiano, in un momento di crisi economica globale, l’Italia ha saputo dare una risposta importante. Dure le parole invece, contro l’ex governo di centro destra guidato dal cavaliere. Forse si tenta, anche oltre oceano, di influenzare il voto italiano in un momento in cui il PD è in piena crisi anche a causa dello scandalo MPS. Secondo le dichiarazioni, l’amministrazione della Casa Bianca è solo preoccupata dall’ipotetico riaffermasi di Silvio Berlusconi il 24 e 25 Febbraio. Quest’ultimo dato fa gongolare il PD e la sinistra tutta ma fa indignare il centro-destra italiano. E’ quasi come se molti altri governanti si offrissero di fornire “giusti” consigli alla nostra nazione, quest’ultimi però solo a favore di una sola parte politica. Esternazioni o tentate ingerenze onestamente molto gravi e non da stato che gode di democrazia e sovranità popolare. A memoria non si ricorda un eguale ma inverso intervento del genere a favore di un presidente americano. Bisogna capire dove finiscono i buoni consigli e dove inizia l’ingerenza politica e la “mancanza” di rispetto. Gli italiani sono un popolo al quale non manca la cultura, l’obiettività, l’intelligenza. Non occorre quindi che Obama, durante un incontro pubblico internazionale, indichi in maniera subliminale il voto alla nostra popolazione.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.